scrivo quello di cui sono stato testimone, non pretendo che sia la verità; però mi piacerebbe che mettesse in discussione almeno un poco la nebbia della perdita di memoria e ci ricordasse con molta forza quanto è effimero ogni valore morale definito socialmente, che oggi ci sembra assoluto.
nei sette decenni che ho alle spalle le regole morali assolute in cui ciascuna generazione credeva sono cambiate almeno sette volte; se quelle che vigono adesso vi sembrano solide e indiscutibili, aspettate solo qualche anno o anche meno, e magari scoprirete che dovrete abbandonarle a favore di qualche nuova regola che oggi non riuscite neppure ad immaginare, se non vorrete trovarvi del tutto fuori tempo e fuori moda.
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anni Cinquanta: nelle scuole le classi sono formate per sesso: maschili e femminili. i bambini crescono in universi scolastici unisex; tutti portano i grembiuli neri, maschi e femmine.
le abitudini sessuali sono di fatto piuttosto libere, ma devono restare rigorosamente private e non attentare alla morale pubblica ufficiale, che è indiscutibilmente cattolica; le parti del corpo che si possono esibire sono minuziosamente delimitate; compare la televisione, ma le ballerine non possono mostrare le gambe, altro che ricoperte di pudicissima calzamaglia nera.
si spettegola molto; le abitudini sessuali degli altri sono commentate salacemente, anche quelle più irregolari; tutti sanno tutto di tutti, ma nessuno ufficialmente sa niente.
e la moda adulta? gli uomini devono vestire in maniera classica; le donne con gonne ampie che arrivano a mezza gamba.

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anni Sessanta: iniziano con l’arrivo in Europa della pillola anticoncezionale e con l’ufficializzazione del bikini al cinema, che il Vaticano aveva definito peccaminoso, ma appare nel primo film della serie di James Bond; le classi scolastiche diventano miste e il grembiule nero resiste, ancora un poco, ma soltanto per le ragazze. tra il 1968 e il 1969 la Corte Costituzionale interviene quattro volte sugli articoli 559 e 560 del Codice Penale, che prevedevano come reato l’adulterio, ma soltanto quello femminile e perseguibile su querela del marito, e il concubinato, punibile per il marito solo se avesse tenuto la concubina apertamente nella casa coniugale. in precedenza aveva dichiarato costituzionali queste norme, ma ora di fatto le cancella.
cambiano le mode musicali con l’avvento dei cantautori, portatori di modelli di vita radicalmente nuovi; anche la moda cambia di colpo nella più radicale delle rivoluzioni di costume: nel giro di pochi anni le ragazze adottano la minigonna: il corpo femminile, fino ad allora nascosto dalle regole di un pudore imposto, viene esibito provocatoriamente; in parallelo tra i maschi si diffonde l’uso dei capelli lunghi e delle barbe; il viso, che in precedenza andava rasato, a cancellazione dei segni sessuali maschili secondari, diventa il luogo dove si manifesta la forza degli ormoni virili.
il sesso diventa libero e teorizzato come alternativa alla guerra (che è quella del Vietnam, contestata dalle più massicce manifestazioni pacifiste della storia umana, che si svolgono in tutto il mondo): ragazze e ragazzi si piacciono e cercano di piacersi nel clima della liberazione sessuale, che per alcuni diventa anche scoperta della coppia aperta e della sessualità promiscua.

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anni Settanta: le tendenze del decennio precedente si consolidano. si conquista il divorzio, e verso fine decennio si introduce l’aborto legale, considerato diritto civile della donna; entrambe le leggi resistono ai referendum promossi dal mondo cattolico per abrogarli; di fatto inizia la liberalizzazione della pornografia e si diffondono i cinema a luci rosse; la liberazione sessuale si radicalizza; quella politica si incattivisce, per alcuni diventa lotta armata e terrorismo; il capo di abbigliamento maschile simbolico di questo indurimento delle prospettive diventa l’eskimo.

intanto in Italia Pasolini liberalizza la rappresentazione di atti sessuali nel cinema e rende evidente e pubblica la presenza di minoranze dai comportamenti considerati sino a quel momento devianti; è il decennio in cui nascono i movimenti di liberazione omosessuali; il fronte delle libertà si sfaccetta e frantuma, proprio mentre le libertà si affermano definitivamente; anche l’idea della sessualità tende a trasformarsi con un logoramento dall’interno dei ruolo sessuali nettamente distinti; si profila una nuova sessualità tendenzialmente meno distinta tra i due sessi.

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gli anni Ottanta iniziano con la presidenza di Reagan, anticipata di un anno dalla Thatcher alla guida del Regno Unito, e con l’identificazione del nuovo virus dell’AIDS, trasmissibile sessualmente: il peggiore attentato alla promiscuità sessuale degli anni Settanta.
dopo gli yippee dei due decenni precedenti, la nuova figura di riferimento e l’yuppie, il professionista o imprenditore giovane e rampante. nel mondo si sta realizzando una svolta a destra che non assume le forme canoniche di una reazione verso il passato, ma si propone anzi quasi come uno sviluppo delle conquiste precedenti, viste oramai in una chiave individualistica.

in Italia occorre attendere il 1981 perché venga eliminato il delitto d’onore, che permetteva al maschio che scopriva la sua donna in evidente tradimento di ucciderla, cavandosela con una condanna simbolica a pochissimi anni di carcere.
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anni Novanta: la diffusione di internet introduce un nuovo narcisismo: l’orizzonte della sessualità si fa tendenzialmente individualistico e volto al soddisfacimento delle proprie pulsioni in qualsiasi forma; permane l’inibizione al sesso diretto e senza inibizioni; il condom precauzionale prende il posto della pillola anticoncezionale, come consumo di massa per chi non si limita al sesso monogamico stabile oppure non è in grado di realizzare relazioni fondate su questo principio; la distinzione fra sessualità maschile e femminile si fa sempre meno chiara; il piacere soggettivo diventa il valore da perseguire, aldilà di qualunque modello globale socialmente condiviso.

in una concretizzazione giuridica coerente con la nuova tendenza, Italia si cancella nel Codice Penale la distinzione precedente tra congiunzione carnale ed atti di libidine violenti e nella nuova regolamentazione ogni atto sessuale imposto con violenza, abuso di autorità o inganno viene punito da sei a 12 anni di carcere. il corpo diventa un fortilizio inviolabile in qualunque forma ed appare per definizione estraneo ad ogni desiderio.
in parallelo, tuttavia, cade ogni forma di riservatezza sulla vita sessuale dei singoli: scandali ripetuti rendono pubbliche via via le abitudini sessuali dei potenti e ne rivelano i meccanismi di rapina e di potere che spesso le guidano. i protagonisti del porno, come Moana Pozzi o Rocco Siffredi diventano delle vere e proprie star, riconosciute come personaggi chiave della cultura di massa.
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all’inizio del nuovo millennio, gli anni Duemila, la mercificazione della vita sessuale in tutti i suoi aspetti si afferma oramai nella cultura occidentale come uno degli strumenti preferenziali del successo sociale; la prostituzione diventa un modello socialmente approvato per realizzarsi economicamente.
per reazione, altri mondi culturali, come quello islamico, irrigidiscono le forme di controllo del corpo femminile e radicalizzano le proprie tradizioni culturali antagonistiche. l’immigrazione vede convivere forme molto differenti di morali sessuali, di abitudini e di abbigliamento in una sovrapposizione di etiche differenti che si fa sempre più difficile e conflittuale. il femminismo comincia ad affermarsi come forma di contestazione radicale dell’identità sessuale maschile vista come disturbante in se stessa rispetto all’identità femminile.

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anni Dieci del nuovo millennio: il moralismo reazionario dilaga in ogni forma; un femminismo fanatico ed intollerante contesta il maschio in ogni manifestazione della sua natura sessuale; per reazione si afferma una idea radicalmente nuova della sessualità maschile, che si orienta sempre di più nella direzione della contestazione della sua tradizionale impostazione eterosessuale; il nuovo maschio è sempre più queer, trasversale e alla ricerca di realizzazioni meno problematiche di quelle legate al rapporto con femmine sempre più aggressive e conflittuali, a volte anche apertamente mascolinizzate. si diffonde infatti, ad esempio, anche il fenomeno del teppismo femminile.
per i maschi diventa più facile trovare accoglienza e disponibilità in qualche altro maschio femminilizzato. in ogni caso, oramai l’accettazione della diversità erotica e sessuale in tutte le sue forma è il nuovo obbligo morale indiscutibile e a sua volta prescrittivo.

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anni Venti del nuovo millennio: la negazione dei ruoli virili classici sembra oramai definitivamente acquisita, ma chi può dire che cosa ci riserva l’avvenire?
il nuovo decennio appare caratterizzato da una guerra, che ha tutta l’aria di volere essere di lunga durata: come gli anni Sessanta e Settanta furono lo scenario di una guerra globale, non più mondiale nei campi di battaglia, ma planetaria nelle risorse coinvolte, tra blocco comunista e americano capitalistico, così l’Europa orientale sembra la sede privilegiata per un nuovo confronto globale tra diversi imperialismi, che rimodellerà il mondo e l’immaginario degli uomini. quella guerra di sessan’anni fa fu la premessa della grande rivoluzione pacifista e libertaria degli anni Sessanta che cambiò bruscamente tutti i valori di riferimento.
il silenzio del pacifismo e l’inerzia passiva di un popolo che non è più il centro del potere politico, perché ha totalmente e spontaneamente abdicato al suo ruolo, fa dubitare che si possa essere alla vigilia di un altro brusco capovolgimento del sistema etico e delle mode anche sessuali. per ora il nuovo tipo umano degli anni Venti che si profila è questo:

nessuno può permettersi di pensare che questa svolta sia del tutto impossibile e il frutto di una fantasia malata (la mia): è un modello che cammina tra noi, che trova il suo spazio, che potrebbe improvvisamente diventare vincolante e obbligato: il popolo dei social è oramai diventato abbastanza passivo per poter essere facilmente manipolato e le svolte brusche hanno i loro precedenti educativi nella storia.
educativi o ben poco educativi, chissà…
Mauro ascolto molto la radio , i brani non hanno immagini ,Franco Battiato solo ascoltato a me appare un pochino diverso ,poi ogni uomo fa il suo percorso …
Riferisci un sentire , poco si può dire su questo Ci si può leggere , un’ esagerazione ,a volte magari c’è melassa .
Certi brani semplicemente mi piacciono
Lina Sastri anche per me è magnifica sempre, qualunque sia il brano che interpreti
Andrea Parodi faceva parte di un gruppo sardo i Tazenda . Molte canzoni sono state scritte in sardo Andrea, era anche cantautore.
Questa non è tra le migliori dal mio punto di vista .
Ho dato spazio alla natura
La tua rivisitazione ha un titolo adattissimo : le giravolte , tra mode , abbigliamento ,sessualità e morali che cambiano . Qualche capogiro ci si può infilare bene tra giostre passerelle, e mutamenti sociali .
C’è uno stallo generale , in cui prevale la mancanza di cultura , la situazione è preoccupante .
La morale chiesa o non chiesa mi pare davvero effimera.
Aspettarsi un cambiamento improvviso ? Non credo.
L’estremismo ,gli eccessi sembrano stabilire uno stato sociale per i più giovani e per parte degli adulti .
Non mi pare proprio che stiamo andando verso una direzione di maggior equilibrio . Vedo reazioni a catena con poca consapevolezza.
È un guaio , previsione ?
Stando ad oggi con l’aggravante della guerra di cui si parla ininterrottamente . e la pandemia di cui non si parla quasi più è un periodo difficile e molto delicato .
Ogni evento importante che interessa tutto il mondo ,crea a livello sociale una divisione sia in rete che fuori dalla rete .
Questa spaccatura è piuttosto evidente , le reazione
aggressive verbali sono diffuse
. Purtroppo esistono anche quelle non verbali.
La tua relazione è stata versamente ottima .
Diffondere cultura è proprio questo ,così ti avevo scritto nel precedente commento.
Ho trovato un altro test riguardo ai comportamenti sessuali ma non c’è un vero rapporto ,come per quello di Kindsey,si tratta di un elaborato di Michaels Storms con l’università di Kansas .
La Scala della Risposta e Orientamento Erotici è datata ma è comunque considerata un contributo elaborato e importante per lo studio della sessualità umana nella ricerca più recente.
I risultati originali ottenuti da Storms nel 1980 sono considerati essere rilevanti, in particolare per lo studio della bisessualità.
Notte
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fra tutti gli argomenti che hai toccato, quello nuovo per me è il grafico sugli orientamenti sessuali di Michael Storms: ne ignoravo l’esistenza.
non ho trovato molto in rete: non ha neppure una voce su wikipedia, mi pare.
vedo che le tendenze a classificare i comportamenti sessuali sono uno sport molto diffuso, mi domando in realtà quanto utile…
forse ci vedo perfino qualcosa di perverso, che ti devo dire….
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Lo studio non è perverso l’applicazione lo può diventare . La perversione rientra in dettami piuttosto chiari . La sensibilità ti porta a sentire così ,credimi comprendo il tuo sentire . È importante che gli uomini e le donne prendano coscienza della loro sessualità e la vivano . Senza etichette . Ciao Mauro . Ti manderò il link ,la Francia è un paese laico mi manca ,in particolare Jean e il piccoli gruppo sociale e politico . Non deve esserci pregiudizio né giudizio . I mutamenti sul piano sessuale esistono ,influenzati da più fattori . Ciao
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a me pare che stiamo finendo come a Bisanzio, dove a un certo momento cominciarono a scannarsi per decidere il sesso degli angeli.
vedi, se riprendo il mio schemino, negli anni Cinquanta gli omosessuali non esistevano ufficialmente, tranne che nei libri di scuola del liceo classico, perché gli antichi, si sa, erano piuttosto sporcaccioni, ed era l’unica variante possibile alla sessualità ufficiale e dovuta; con gli anni Sessanta emersero alla luce del sole.
ecco l’etichetta G.
ma poi l’omosessualità era anche femminile; come negarlo, visto che si leggevano le meravigliose poesie di Saffo?
e l’etichetta divenne LG.
poi arrivarono anche i bisessuali, a confondere le acque. invano i gay classici fecero di tutto per emarginarli e negargli ogni dignità, dicendo che erano gay velati… niente da fare: da LG si è passati a LGB.
ma non è bastato, perché c’era qualcuno che ancora non si ritrovava: non era omosessuale, era transessuale, e allora aggiungi anche la T: LGBT, una comunità piuttosto affollata, ma anche eterogenea.
poteva bastare? ma no: si è aggiunta la Q: queer, gli eccentrici, o questioning, i dubbiosi.
poi è arrivata la I, gli intersessuali. citazione: La scienza riconosce circa 40 variazioni diverse che rientrano nell’intersessualità.
mancava la A: gli asessuali, che sono quelli a cui del sesso non frega proprio niente….
LGBTQIA…
ma non basta, perché qualcosa potrebbe sfuggirci ancora, e allora ecco un bel + finale, per non porre limiti alla naturale provvidenza…
e se si dicesse soltanto che ciascuno fa quello che gli pare e neppure gli scienziati se ne dovrebbero occupare troppo? a che scopo lo fanno, del resto?
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I sessuologi non sono scienziati Mauro perché gli studi sono in fasce ancora . Ognuno potrebbe fare come gli pare , così si viene facendo mentre gli studiosi consumano tutto l’alfabeto comprese le lettere aggiunte ecc…
Vedi il fatto è non tutti ancora di sentono così liberi di agire in tal senso . Che prima di capire cosa ti attrae e ti soddisfa devi provarlo .
Tanti rimangano tra coloro che sono sospesi . Perché a parte quelli che non hanno molto problemi di promiscuità di scambi , di cambi di tendenza , perché sono cresciuti o perché se ne fregano c’è un elenco abbastanza ricco numericamente parlando che problemi se ne fa .
Secondo me chi non sa bene dove andare a fare sesso ha diritto se vuole ad essere aiutato .
Non per venire classificato ,capito cosa intendo .
A parte le manifestazioni esteriori in pratica è auspicabile anzi per me è necessario avere una vita sessuale .
Eppoi il desiderio è legato alla nostra intimità, accade nel profondo del nostro essere e nessuno vi ha accesso se non noi stessi. Nel mondo del nostro desiderio erotico non ci sono limiti, non ci sono regole. Concludendo come diceva non so chi ,in tv non sono più quanti lustri fa , il desiderio è una delle manifestazioni più pure e più belle della libertà umana !!!
Ciao
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la sessuologia sarà mai una scienza? ne dubito. non vedo la possibilità di esprimenti replicabili ed oggettivamente misurabili; ma forse ho un modo di pensare retrò…
non sono d’accordo con la tua affermazione che, prima di capire cosa ti attrae e ti soddisfa devi provarlo: non siamo affatto una tabula rasa e, se qualcosa non mi attira, lo so già prima, non ho bisogno di provarla per saperlo. può invece succedere che qualcosa che mi attraeva a livello fantastico prima di averla provata, alla prova dei fatti mi deluda e l’esperienza mi faccia passare la voglia di provarla di nuovo…
può anche succedere di provare, senza volerlo, qualche esperienza che non ti attraeva, e invece di trovarla piacevole e stimolante, e questo ti invoglia a riprovarla; ma mi pare un caso piuttosto raro.
su tutto il resto, una cosa sottolinei e la sottolineo anche io: pare che i sessuologi siano molto interessati a incasellarci, ma non tengono molto conto del fatto che non siamo statici nella nostra vita, ma in evoluzione e quindi ci sono diversi che saltano da una lettera all’altra, almeno alcune, nella loro vita e gli rovinano il catalogo…
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Mauro leggerò con calma l’onda di emozioni e sentimenti mi ha travolta .
Ho letto troppo in fretta .
Tra poco tornerà la calma piatta della bonaccia ,forse . Interiorizzare un po’ credo sia necessario personalmente.
Un tempo andava questo pezzo molto bello un grazie va ad un tenore eccezionale
M
Diversi anni dopo Franco Battiato canta
Era de maggio come ora
Mi vengono in mente tanti pensieri in fondo però in questo contesto mondiale
La parte ricca del mondo mi fa tornare in mente un mito :
L’AVIDITA’
Il re Mida rappresenta uno dei miti più conosciuti dell’antichità e la sua storia ci spiega perfettamente come l’illusione di ottenere fama e ricchezza a costo zero porti facilmente al fallimento o alla distruzione.
Secondo la leggenda, il re Mida chiese un giorno a Dioniso di essere ricompensato di un favore con la capacità di trasformare in oro tutto ciò che toccava.
Mida iniziò così a sperimentare il suo nuovo potere trasformando ogni cosa nel suo desiderio. Quando si stancò decise di rifocillarsi ma si rese conto di non riuscire più a nutrirsi perché anche il cibo diventava oro non appena le sue labbra lo sfioravano.
Solo allora il re Mida supplicò Dioniso affinché lo riportasse a una condizione di normalità: aveva capito che la sua avidità sarebbe stata la sua condanna più grande. L’avidità è una strada senza uscita.
La Storia è ciclica, gli usi e i costumi muteranno ancora
Ma noi io non so se ci sarò
Torno alle mie radici isolane
Con una canzone di un cantautore che ho sempre apprezzato , c’è la versione in italiano
Chiudo con una riflessione che mi ha più volte ripetuto un caro professore iesino
Armando Ginesi , due mesi all’età di 84 anni è venuto a mancare ,lui parlava così di Cultura
Cultura è curiosità è approfondimento; è acquisizione di dati ma soprattutto loro metabolizzazione; è sapere interiorizzato e poi riflesso; è spirito critico e quindi attitudine a giudicare con sapienza ed equità; è un sacco di tante altre cose. Certamente non è mèra erudizione la quale, semmai, ne costituisce una
premessa e neanche obbligatoria. Cultura è comunicazione e quindi è dono di sé.
Chi comunica regala se stesso e perciò manifesta amore per il prossimo.
L’avaro può essere ricco di beni materiali ma mai colto perché non possiede il sentimento della donazione e non conosce
il sottile piacere che ne deriva.
Grazie a te allora
Perdona l’invasione barbarica , non sono un soldato ,grazie per lo spazio che mi hai prestato
Ti saluto così
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sembra che il commento di risposta wordpress l’abbia cancellato.
ripetendo: goditi le belle emozioni che stai vivendo, prima di tutto.
al primo video non si accede: pare sia stato tolto dalla piattaforma.
Battiato, col tempo, mi è uscito dal cuore: troppo presuntuoso e montato,anche in questo video.
la Sastri, bellissima, invece (per me): autentica e senza spocchia; merito anche della canzone popolare.
bella anche l’ultima, di un cantante che non conoscevo.
grazie.
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Temo che le generazioni future dovranno scannarsi per sopravvivere.
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io ne sono certo.
forse i miei nipoti potranno arroccarsi qui, in questo borgo facilmente difendibile da sole tre postazioni: quella a ovest, della strada che sale dalla Pieve, quella a est. la più difficile da bloccare, perché la strada sale verso il comune una volta detto di Sopra; e quella facilissima da controllare che sale ripidissima dalla chiesetta che una volta veniva usata per le funzioni della domenica.
ma il vero problema è che qui ci sarà qualcosa da difendere solo se durerà l’acqua, altrimenti il luogo andrà abbandonato.
e in ogni caso i più bravi a scannare non saranno certamente i miei discendenti, ma qualcuno di più barbarico di loro…
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Una bella esposizione, che mi ha riportato ai bei tempi dei grembiuli neri e dei fiocchi azzurri e rosa. Per chi arriva come me da un paesino e da una famiglia popolare, socialisti per convinzione ma comunque pur sempre passati da un’educazione tradizionale , la liberazione sessuale era vista come roba da borghesi annoiati, o figli di papà. Mentre invece le conquiste come il divorzio e le leggi che giustamente ricordi, di superamento di norme patriarcali e confessionali, erano sostenute e caldeggiate. Adesso non so bene come vada: mi sembra che i social a volte facilitino amicizie mentre d’altra parte permettono di mantenere una distanza “di sicurezza” che evita di impegnarsi, e non capisco come facciano a fare sesso, si faranno rubare tutte le ragazze da quelli più sbrigativi e meno virtuali. Certamente la rivoluzione dei costumi degli anni ’60 , che sembrava preludere ad un’altra rivoluzione, è stata una cesura forte con quanto c’era prima. Forse si è persa un po’ la bussola, a me che sono vecchio a volte sembra di vivere verso la fine dell’impero bizantino, con mollezze esagerate: e poi, come ipotizzi sinistramente nell’ultima parte del post, arrivano i barbari…
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bel commento, ricambio il complimento per convinzione.
avremmo bisogno di un nuovo rapporto Kinsey, per provare ad immaginare almeno come è davvero la vita sessuale dei millennial, cresciuti ad internet e social. a me mancano i dati concreti di riferimento…
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Pure a me, l’osservatorio che ho è troppo limitato, ma non mi fa sperare niente di buono sul mio poter diventare nonno… 😆
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capisco la frustrazione, del resto i figli li mettiamo al mondo per loro stessi, e non per noi, e loro forse hanno anche una visione più aggiornata del mondo e fanno scelte migliori delle nostre…
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Glielo auguro, naturalmente… qualcuno però i figli ancora li fa: stasera passavo per caso davanti alla “nostra” chiesa insolitamente aperta ad ora tarda, con un sacco di macchine sul piazzale e sul campetto di calcio. Sono troppo curioso, sono entrato a vedere … era un incontro di catechesi per giovani, tenuto da una suora; sono incontri mensili a cui partecipano un sacco di giovani, lei deve essere una trascinatrice. C’erano un sacco di bambini… (invidia: la domenica al 95% siamo tutti vecchi). Dunque questi ferventi cattolici si riproducono, eccome! 😁
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ma forse tuo figlio non è così cattolico come te?
capisco il tuo disagio, ma vedrai che alla fine anche il figlio si accaserà.
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In realtà io più praticante che credente, sposato in Comune, coltivo il dubbio diciamo, ma di questo abbiamo parlato… mio figlio non frequenta dalla cresima e penso anche che non creda: non so se ateo convinto o solo in pausa di riflessione. Se non si sbriga non riuscirò nemmeno a portare i nipotini al parchetto, mannaggia!
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tranquillo, la vita si è allungata e i tempi delle paternità anche… (sempre che la vocazione ci sia…).
tuo figlio non è praticante, questa è la sola cosa certa. potrebbe essere credente e non praticante, oppure non credente e neppure praticante. in ogni caso un passo in avanti rispetto al padre: in una direzione o in un’altra… 😉 😉 😉
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Nella vita ci sono anche periodi diversi, incontri, scontri, ripensamenti… convinzioni che si modificano, conoscenze ed esperienze nuove. Insomma, si vive e si cambia vivendo. O magari ci si illude di cambiare e si resta legati all’imprinting ricevuto da bambini, come anatroccoli. La speranza di noi genitori ovviamente è che i figli siano felici, poi facciano quello che vogliono… tra l’altro io scherzo sui nipoti ma ho esempi vicini di nonni schiavi dei nipoti (dei figli che gli mollano i nipoti) e sinceramente quello non vorrei farlo…
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prima di leggere il tuo commento ho scritto cose simili rispondendo a Sossu, anche se con riferimento ad altri aspetti (ma poi la vita è un canovaccio solo….): per fortuna evolviamo. anche io, se riguardo indietro alla mia vita, quante personalità diverse mi ritrovo alle spalle? perfino incredibili, certi cambiamenti. ma poi, misteriosamente, un filo comune li attraversa e però li tiene insieme, quello che tu dici l’imprinting, che gli altri vedono in noi con più facilità di quanto non sappiamo riconoscerlo noi in noi stessi.
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