un paese dove il meno peggio è Draghi, il guerrafondaio… – 293

… e dove questa destra ha la facciatosta di rinfaccia ai 5Stelle di essere inaffidabili!

non che non lo siano, ma la destra è quella che ha già portato una volta il paese sull’orlo del baratro economico nel 2011 e che ora ci riprova.

quella che fece dichiarare al Parlamento che era una nipote del dittatore egiziano Mubarak la prostituta marocchina minorenne che Berlusconi faceva partecipare agli elegantissimi burlesque della sua villa di Arcore.

il mitico protagonista oramai 86enne dei sogni lubrichi di un elettorato di pensionati teletossicodipendenti continua a sfasciare il paese.

ci sarebbe da ridere nei prossimi mesi, ma ci sarà invece molto da piangere.

. . .

voti comunque qui vuole, scegliendo in questa gabbia di matti, se i più savi sono quelli che sostengono il semi-dittatore Zelensky e la sua guerra ad oltranza, fatta sulla pelle del suo popolo e sulla nostra economia.

la crisi politica non conta niente, e neppure decideranno qualcosa le elezioni – peraltro di nuovo fasulle, con una legge truffa che non consente agli elettori di scegliersi i loro rappresentanti.

siamo comunque condannati ad un ridimensionamento epocale e l’Italia farà da apripista della crisi economica occidentale, come lo fu la Grecia nel 2011.

nella guerra dell’Occidente contro il resto del mondo noi siamo pedine, stati satelliti del sistema Erode nella sua versione americana; non abbiamo nessuna libertà d’azione.

del resto il pacifismo non vince in un popolo reso stupido dall’egoismo più gretto.

ed è già persa la guerra economica mondiale contro Russia, Cina, India, Brasile, Iran e resto del mondo che non sia bianco, neo-colonialista e nostalgicamente imperiale.

non resterebbe all’Occidente in crisi che l’arma nucleare.

ma forse sarebbe soltanto eutanasia, considerando il precipitare del riscaldamento globale, peraltro largamente previsto da chi usava gli occhi per guardare.

10 commenti

  1. Veramente i più grettamente egoisti sono proprio i pacifisti “de’ noantri”, che vorrebbero la resa incondizionata del popolo ucraino solo per risparmiare sulla bolletta del gas e alla pompa di benzina. Imprenditori multiproprietari di case, incazzati col governo Draghi perché per colpa dell’aumento delle bollette hanno visto temporaneamente ridimensionate le proprie rendite immobiliari…e hanno pure la faccia tosta di lamentarsi sui giornali locali.
    Se non è egoismo questo!

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    • non ho nulla da obiettare alla tua critica ai pacifisti de noantri.
      però la sostanza di questa guerra è che la si sta facendo per impedire l’autodeterminazione della minoranza russa in Ucraina, oltretutto pesantemente discriminata da quando Zelenskij è andato al potere, per giunta con un programma politico che diceva esattamente il contrario.

      che Putin sia passato alle armi per risolvere il problema è indiscutibilmente un crimine, però non sta facendo niente di diverso da quello che fece l’Italia nella prima guerra mondiale per Trento e Trieste italiane (italiana Trieste, poi, lo era un po’ meno…), che oltretutto non erano minimamente discriminate nell’Austria asburgica, basta pensare che De Gasperi e Battisti erano deputati del parlamento viennese.
      non lo giustifico per questo, ma vorrei che si mantenesse il senso delle proporzioni storiche

      l’unica vera soluzione di questa crisi è un cessate il fuoco immediato, un ritiro di tutte le truppe dai territori in contestazione ed un referendum democratico per far decidere alla popolazione del posto, settore per settore, che cosa vogliono fare di se stessi.

      dopo di che, affrontare questo tipo di difficoltà per impedire la democrazia e in nome presunto della democrazia è una cosa che rivolta le budella.

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      • “l’unica vera soluzione di questa crisi è un cessate il fuoco immediato, un ritiro di tutte le truppe dai territori in contestazione ed un referendum democratico per far decidere alla popolazione del posto, settore per settore, che cosa vogliono fare di se stessi.”

        Fosse così facile sarebbero già in pace da un pezzo, non credi?
        Non conosco il conflitto nei dettagli, ma la pace devono volerla tutte le parti in causa. Una pace imposta a forza solo agli ucraini, si chiama RESA!

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        • io non ho detto che è una soluzione facile, figuriamoci; è totalmente irrealistica; dico che sarebbe l’unica soluzione giusta, però bruciata dai tempi di ostinata volontà ucraina di non trattare.

          noto che non hai risposto nel merito alle mie osservazioni e mi risparmio di farne altre, come il mancato rispetto degli accordi di Minsk da parte dell’Ucraina.

          agli argomenti hai sostituito l’appello viscerale (e, scusami tanto, fascistoide) al rifiuto di trattare anche in una situazione che appare largamente compromessa.

          si vede che, secondo te, Hitler e Mussolini fecero bene a trascinare la guerra – già persa dopo l’inizio del 43 – per altri due anni e mezzo e chissà quanti milioni di morti.

          Zelenskij è il loro equivalente; e ,più tenta di resistere, peggiori saranno le condizioni finali.
          naturalmente questo vale anche per chi lo incita a farlo.

          il tempo dirà se queste considerazioni hanno qualche fondamento oppure no.

          in ogni caso fare una guerra per impedire ai russi dell’Ucraina orientale di andarsene dal paese dove sono vessati è una scelta abominevole e scellerata, che qualunque persona dotata di buon senso dovrebbe rifiutare.

          e qualunque persona di buon senso vede bene che quella in atto è l’ennesima guerra americana per mettere sotto il proprio tallone un paese ricco di risorse; solo che la Russia non è l’Iraq e neppure la Libia.

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          • Se credi alla propaganda di Putin tale e quale, c’è poco da discutere.
            Quanto agli americani, non credo che siano interessati alle risorse della Russia, piuttosto sono interessati a destabilizzarla politicamente, in modo da renderla sempre più irrilevante a livello mondiale.

            Per quanto riguarda l’invio di armi, magari si potrebbe anche evitare, ma renderci indipendenti economicamente dalla Russia in modo da non subire ricatti mi sembra cosa buona e giusta!

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            • ma stai scherzando? io credo ai fatti. rispondi ai fatti, perché chi crede alla propaganda sei tu. conosci gli accordi di Minsk? si direbbe di no. allora, meglio che stai zitto.

              non accetto l’insulto di essere un propagandista da uno che non sta portando in questa discussione uno straccio di argomento. chiaro?

              quanto alla seconda replica, mi pare che rendere irrilevante la Russia a livello mondiale (auguri!) sia la premessa per impadronirsi delle sue risorse.

              ultimo punto: non sono certo un fan del petrolio e del gas russo. o di chiunque altro; semmai osservo che quello russo costa meno di quello americano, particolare non trascurabile. ma chi ha continuato a trascurare le fonti rinnovabili in Italia?
              e poi è anche ora di dire chiaro che i consumi energetici devono DIMINUIRE e questa è la strada più certa per diminuire la nostra dipendenza dall’estero. non è sostituendo l’Algeria alla Russia che si risolve il problema

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                • ho forse parlato di denazificazione io? rispondi ai MIEI argomenti, per favore, e non confondermi con altri.
                  da che pulpiti vengono le prediche della denazificazione? da Lukashenko? da Putin? ma per favore!

                  io sto parlando del diritto all’autodeterminazione dei popoli.
                  la minoranza russa ha il diritto di separarsi dalla maggioranza ucraina oppressiva.
                  lo stesso diritto che hanno gli scozzesi e dovrebbero avere i catalani, se una maggioranza intendesse esercitarlo.
                  negare questo diritto significa togliere legittimità anche al nostro Risorgimento che affermò lo stesso principio.

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                • sono questi i due punti cruciali dell’Accordo di Minsk II, fondamentali per impedire lo sviluppo ulteriore del conflitto, che infatti è logicamente seguito alla loro non attuazione:

                  11. Riforma costituzionale in Ucraina basata sul principio di decentralizzazione entro la fine del 2015, con un riferimento specifico alle regioni di Donetsk e Lugansk e adozione di una legislazione permanente sullo “statuto speciale” delle suddette regioni;
                  12. Elezioni locali nelle regioni di Donetsk e Lugansk in rispetto degli standard OSCE. Le modalità di svolgimento delle elezioni devono essere discusse e concordate con i rappresentanti delle regioni di Donetsk e Lugansk all’interno del Gruppo di Contatto Trilaterale.

                  tutti gli altri punti hanno un carattere pratico e contingente; il cuore della soluzione sottoscritta allora dall’Ucraina è questo.
                  tu l’hai vista la riforma costituzionale ucraina con uno statuto speciale per queste regioni (modello Sued-Tirol?)?
                  era un preciso impegno assunto dall’Ucraina.
                  al suo posto ci sono stai otto anni di guerra alla propria minoranza interna: cosa che peraltro non interessava a nessuno, perché non metteva a rischio la nostra sicurezza.

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