breve manuale del voto utile, comunque – 379

un’amica che passa a trovarmi mi chiede qualche indicazione o suggerimento su come votare alle prossime elezioni.

non è molto lontana dalle considerazioni generali che inducono me ad astenermi dal voto (mi sentirò più libero di protestare contro tutti i partiti fra qualche giorno, se non li avrò supportati in nessun modo), ma non ha ancora deciso cosa fare.

del resto mi rendo conto di essere una specie di privilegiato nel poter decidere una libera astensione dal voto di coscienza; la maggior parte vota sotto ricatto, anche economico, e per difendere il proprio reddito come può; io posso farne a meno.

allora le dico che chi vota deve tenere conto di alcuni punti importanti della vomitevole legge elettorale in vigore, detta Rosatellum, perché scritta da un certo onorevole Rosato, uomo di fiducia di Renzi.

. . .

1) sia alla Camera sia al Senato si vota per una quota di parlamentari eletti col sistema proporzionale, 62,5%, e per un’altra quota, minore, di eletti con quello uninominale, 37,5%; questi sono 147 deputati per la Camera, su 400, e 74 per il Senato, su 200, escludendo dal calcolo gli eletti all’estero, 8 e 4 rispettivamente; quindi ci sono ovviamente 147 e 74 collegi elettorali uninominali per le due Camere.

2) non è ammesso il voto disgiunto tra quota proporzionale e quota maggioritaria, e le liste dei candidati sono bloccate.

questo significa che al proporzionale state votando il primo della lista e al maggioritario ovviamente il candidato unico prescelto dai segretari nazionali del partito; se vedete altri nomi sulle liste sono pura tappezzeria, tanto non potrete dare il vostro voto a qualcuno che sta più sotto per fare eleggere lui.

e non importa nulla nemmeno se in una delle due liste trovate un farabutto che non vorreste mai votare e nell’altra un candidato perbene che vi piace: dovete votarli oppure non votarli entrambi.

in sostanza il vostro voto va al partito e non al candidato, e non importa nulla se la Costituzione dice che il voto è personale, anche in relazione alle persone da eleggere.

3) dal punto di vista pratico, questo significa che in moltissimi collegi elettorali il candidato all’uninominale che verrà eletto è già deciso, sulla base degli orientamenti noti degli elettori; l’unica possibilità che le cose vadano diversamente è che uno dei due opti per un altro collegio nel quale sarà stato pure candidato, per beffare gli elettori.

4) quindi qualunque altra lista voi votiate, questi sono i due candidati per Camera e Senato che verranno eletti per questa quota dei rappresentanti, perché sicuramente saranno quelli che riceveranno più voti di chiunque altro e se ne eleggerà uno solo.

di conseguenza, per decidere chi votare in modo utile occorre concentrarsi sulle liste del sistema proporzionale.

5) qui troverete separatamente l’insieme delle liste che concorrono a livello nazionale per la distribuzione dei seggi, alcune apparentate fra loro e alcune no; ma tenete conto che entra in Parlamento soltanto chi raggiunge almeno il 3% dei voti su scala nazionale, se si presenta autonomamente all’uninominale; basta invece l’1% se all’uninominale è apparentato; dev’essere per il principio dell’uguaglianza del diritto di voto, dicendolo ironicamente; in conclusione, andranno dispersi i voti dati ad una lista autonoma che non raggiunga il 3% a ad una lista apparentata che non raggiunga l’1%.

6) quindi chi vuole votare per dare testimonianza delle sue idee può votare tranquillamente secondo coscienza trascurando il risultato del suo voto.

chi vuole dare un voto utile, che concorra a stabilire quanti parlamentari del proprio gruppo preferito entreranno in parlamento, si concentri sulle liste proporzionali: l’unico vero voto utile possibile può essere deciso guardando al proporzionale, dato che al maggioritario non si può votare diversamente e lì di solito i giochi sono già fatti. ma voti soltanto liste che ragionevolmente superino il 3%. il voto al maggioritario seguirà automaticamente, dato che non può essere dato diversamente.

7) chi però è un innamorato del voto distinto, può sfogarsi almeno fra Camera e Senato; non sono ancora riusciti a mettere i due voti sulla stessa scheda, quindi nessuno potrà mai sapere che avete votato in un modo qui e nell’altro lì.

il segreto di pulcinella potrebbe essere di votare al Senato per chi considerate il vostro eleggibile preferito tra destra e cosiddetta sinistra e alla Camera per chi vi pare.

. . .

prova pratica:

punto 3: nei miei due collegi elettorali, Lombardia 3, l’eletto nell’uninominale sarà sicuramente uno della destra,

sia per la Camera, Simona  Bordonali, per FRATELLI D’ITALIA CON GIORGIA MELONI, FORZA ITALIA, LEGA PER SALVINI PREMIER, NOI MODERATI/LUPI – TOTI – BRUGNARO – UDC,

sia per il Senato, Lombardia U08, Stefano Borghesi, NOI MODERATI/LUPI – TOTI – BRUGNARO – UDC, LEGA PER SALVINI PREMIER, FRATELLI D’ITALIA CON GIORGIA MELONI, FORZA ITALIA.

non importa per chi altro votiate; qui il risultato è già fissato; del resto, io non so chi siano, nessuno dei due che verranno sicuramente eletti.

. . .

Punto 5: liste al proporzionale nei miei collegi (indicherò le liste autonome con Aut; con App quelle apparentate) – e indico soltanto il primo candidato per ciascuna lista:

alla Camera:

Aut – VITA: Elena Di Benedetto
Aut – ITALEXIT PER L’ITALIA Raffaella Regoli
Aut -MOVIMENTO 5 STELLE Samuel Sorial
Aut – ITALIA SOVRANA E POPOLARE Bianca Laura Granato
App 1 – FRATELLI D’ITALIA CON GIORGIA MELONI Paola Frassinetti
App 1 – FORZA ITALIA Maurizio Casasco
App 1 – LEGA PER SALVINI PREMIER Simona Bordonali, Paolo Formentini – siccome la Bordonali verrà certamente eletta all’uninominale, qui indico anche il secondo, che le subentrerà
App 1 – NOI MODERATI/LUPI – TOTI – BRUGNARO – UDC Mauro Parolini
App 2 – IMPEGNO CIVICO LUIGI DI MAIO – CENTRO DEMOCRATICO Laura Castelli
App 2 – +EUROPA Emanuela Girardi
App 2 – PARTITO DEMOCRATICO – ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA Gian Antonio Girelli
App 2 – ALLEANZA VERDI E SINISTRA Donatella Albini
Aut – MASTELLA NOI DI CENTRO EUROPEISTI Chiara Bezante
Aut – AZIONE – ITALIA VIVA – CALENDA Fabrizio Benzoni
Aut – UNIONE POPOLARE CON DE MAGISTRIS Giovanna Giacopini

ne conosco tre, di questi candidati, una solo la ritengo personalmente stimabile; un’altra sicuramente no; ma sono apparentate con la medesima lista madre.

al Senato:

App 2 +EUROPA Simona Emanuela Anna Carolina Viola
App 2 IMPEGNO CIVICO LUIGI DI MAIO – CENTRO DEMOCRATICO Simona Nunzia Nocerino
App 2 ALLEANZA VERDI E SINISTRA Dario Balotta
App 2 PARTITO DEMOCRATICO – ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA Simona Flavia Malpezzi
Aut – MASTELLA NOI DI CENTRO EUROPEISTI Federica Francesca Bonvini
App 1 – NOI MODERATI/LUPI – TOTI – BRUGNARO – UDC Mariateresa Vivaldini
App 1 – LEGA PER SALVINI PREMIER Roberto Calderoli
App 1 – FRATELLI D’ITALIA CON GIORGIA MELONI Daniela Garnero Santanche’
App 1 – FORZA ITALIA Silvio Berlusconi
Aut – ITALIA SOVRANA E POPOLARE Monica Perugini
Aut – MOVIMENTO 5 STELLE Anna Maria Bonettini
Aut – ITALEXIT PER L’ITALIA Lorenza Rizzi
Aut – AZIONE – ITALIA VIVA – CALENDA Matteo Renzi
Aut – UNIONE POPOLARE CON DE MAGISTRIS Francesca Berardi
Aut – VITA Antonietta Gatti

qui conosco ben cinque candidati, e te li raccomando tutti! per il resto scartate le liste che non pensate che raggiungano il 3% se autonome e l’1% se apparentate e scegliete fra le altre.

anche diversamente fra Camera e Senato, questo almeno ve lo potete permettere.

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