dati covid settimanali. in ripresa meloniana, per ora lieve, la sesta mini-ondata – 18-24 novembre 2022 – 484

non sta portando bene al governo Meloni la scellerata decisione di fornire i dati dei morti per covid per settimana, anziché giornalmente; ma tanto che importa? i media tacciono, obbedienti al comando implicito di parlare il meno possibile di pandemia.

fanno eccezione soltanto per dare rilievo a qualche dato negativo recente della Cina, dove l’allentamento delle misure di protezione sociale ha prodotto pure lì un incremento del numero dei contagiati.

ma su livelli ridicolmente bassi rispetto ai nostri, visto che il paese ha 24 volte la nostra popolazione, e senza che comunque i morti nello stesso periodo settimanale abbiano superato i 7, cioè in media uno, dicesi uno, al giorno.

cosa decisamente imperdonabile, visto che la stampa serva e priva di senso del ridicolo imbandisce ogni volta che può la notizia del fallimento della strategia cinese di combattere la diffusione del virus con i lockdown, unico strumento davvero efficace.

bel fallimento! un morto al giorno per più di un miliardo e 400milioni di abitanti.

ma l’idea piace ad un pubblico di lettori inebetiti.

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comunque questa settimana i nostri morti italiani sono 580, con una media di 63,4 al giorno; per restare in proporzione, in Cina sarebbero dovuti essere 14mila; e immaginarsi, in questo caso, che cosa si sentirebbe urlare dalla propaganda.

insomma, le decisioni del governo producono gradualmente il risultato atteso di una progressione del virus, per ora lenta, e speriamo che resti tale.

erano 533 la settimana scorsa e 302 il 25 settembre: avanti così, in risalita lenta, ma più o meno costante dal 26 settembre, un incremento di quasi l’80% in due mesi.

perché il governo insiste sulla sua strada di negazione dell’esistenza della pandemia, gradita all’universo pubblico di destra e di sinistra, e ci promette quindi guasti ulteriori.

proiettando questi morti sull’arco di 52 settimane, si avrebbe un numero annuale superiore ai 30mila; pare che non debbano preoccupare più nessuno.

ci stiamo allenando a convivere col covid, si dice, per indorare la pillola, ed è sottinteso che, tanto, chi muore oggi muore di virus, sarebbe morto egualmente per altre cause.

indifferenti al fatto che tutti i vaccini risultano poco efficaci per via delle varianti e che le conseguenze di lunga portata sono decisamente pesanti per molti, non vaccinati o vaccinati che siano-

oltre al fatto che, ovviamente, le stiamo misurando per ora nell’arco di qualche mese e al massimo di tre anni.

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rispetto ai 580 morti di questa settimana 2022, il numero settimanale dei morti era stato pari, negli stessi giorni e negli anni passati, a:

4.897 nel 2020, con una media giornaliera di 700, nel pieno sviluppo della seconda grande ondata.

421 nel 2021, media giornaliera 63,4, in lieve crescita, ma sempre su valori inferiori agli attuali.

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passando al solito confronto con altri paesi dell’Occidente:

USA: media giornaliera degli ultimi 7 giorni: da 292 della settimana scorsa a 321: situazione pure lì in leggera crescita e sempre un po’ migliore della nostra, in proporzione.

Regno Unito: media giornaliera degli ultimi 7 giorni: dai 95 a 71, in deciso miglioramento, e i numeri sono ora simili ai nostri, in proporzione.

Francia: media giornaliera degli ultimi 7 giorni: da 87 di domenica scorsa a 67; un miglioramento ed ora la situazione è simile alla nostra, di poco migliore.

Germania: media giornaliera degli ultimi 7 giorni: da 144 della settimana scorsa a 140; un lievissimo miglioramento, ma su un risultato proporzionalmente sempre decisamente peggiore.

insomma, guardando alle tendenze, ci muoviamo in una linea diversa e peggiore da quella degli altri grandi paesi europei e in linea soltanto con gli USA; rimane l’anomalia tedesca, nonostante un miglioramento così leggero da essere quasi una stabilizzazione, ma in una situazione decisamente peggiore.

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