i morti di questi ultimi sette giorni sono 775, 69 in più rispetto ai 706 di settimana scorsa, con una media giornaliera risalita in pratica a quella di due settimane fa: 110,7, rispetto ai 100,9 sette giorni fa; e si mantiene sempre relativamente alta, con più di 100 morti al giorno. erano 302 in 7 giorni il 25 settembre, la data da cui è iniziata questa ripresa del covid, sia pure abbastanza blanda.; ora sono due volte e mezza tanto.
negli stessi giorni, e negli anni passati, il numero dei morti era stato di: 3.231 nel 2021, con una media giornaliera di 461,6, mentre la seconda grande ondata continuava a flettere; quindi 4 volte tanto; e nel 2022 erano stati 1.182, una volta e mezza oggi, nella fase di crescita della seconda ondata.
ribadisco ogni volta questi numeri per dare, del tutto inutilmente, l’evidenza matematica della assoluta falsità sia della tesi della innocuità della pandemia, che sarebbe oramai finita, secondo questa propaganda, sia – allo stato attuale – di improvvise drammatizzazioni altrettanto infondate.il Covid nel 2022 a livello globale ha ucciso 1 milione 168 mila persone, e non solo nei Paesi meno immunizzati. in Italia ha provocato circa 46 mila morti, in Francia 37 mila, in Germania 42 mila; negli Stati Uniti 249 mila.
non sono le cifre di una catastrofe globale, ma neppure di una influenza del tutto trascurabile, come è diventato di moda dire adesso, con un governo di destra.
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al solito risulta istruttivo il paragone con la situazione degli altri paesi occidentali:
USA: nuova brusca oscillazione nella media giornaliera degli ultimi 7 giorni: quasi un improvviso raddoppio, da 275 della settimana scorsa a 522: la situazione americana è ora paragonabile alla nostra, per ordini di grandezza, anche se rimane ancora un poco migliore in proporzione, con una popolazione che è 6,5 volte la nostra e un numero di morti inferiore a 5 volte il nostro. non è ancora chiaro quanto questo sia dovuto alla diffusione di nuove varianti, e quanto invece a fattori climatici.
Regno Unito: media giornaliera degli ultimi 7 giorni: 102; i dati non erano disponibili la settimana scorsa; anche il governo conservatore inglese è passato alla comunicazione settimanale del numero dei morti.
Francia: media giornaliera degli ultimi 7 giorni ancora in lieve miglioramento: da 122 di settimana scorsa a 113, come 14 giorni fa; valori un poco peggiori dei nostri.
Germania: media giornaliera degli ultimi 7 giorni in decisa ripresa: da 128 della settimana scorsa a 171; valori appena un poco inferiori ai nostri, in proporzione.
in conclusione: in Occidente si registra una situazione variegata, ma una tendenza al peggioramento, su cifre non altissime e complessivamente paragonabili a quella italiana.
quanto alla Cina, i dati ufficiali sui morti indicano effettivamente un raddoppio rispetto alla settimana precedente, come dicono i nostri media, tacendo del resto: ci sono stati infatti 2 morti al giorno in media, rispetto ad un unico morto al giorno nei sette giorni precedenti.
secondo un comunicato dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, qui le varianti note rappresentavano il 97,5% di tutte le infezioni locali secondo il sequenziamento genomico; tutte circolano in altri Paesi e al momento nessuna nuova variante è stata segnalata dal CDC cinese.
quindi i controlli mirati (peraltro a vanvera) su chi arriva in Italia direttamente dalla Cina, sono assolutamente demenziali, e giustamente la Cina protesta e minaccia ritorsioni.
secondo lo stesso comunicato, l’Organizzazione invece è in allerta per la sotto-variante XBB.1.5 che sta crescendo rapidamente in Usa e in altri Paesi. Negli Stati Uniti, in particolare, secondo l’ultima rilevazione, nell’ultima settimana del 2022, XBB.1.5 era responsabile del 40,5% dei contagi.
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infine qualche annotazione personale sull’aumento dei casi di cancro registrati quest’anno rispetto al precedente in Italia: quasi 400mila, con un aumento di 14mila, che ha fatto sparare titoli allarmistici parlando di una epidemia di cancro in arrivo, ovviamente come metafora, visto che la maggior parte dei casi di cancro non possono tramettersi da persona a persona.
la variazione è in realtà abbastanza modesta e non giustifica questi allarmismi; è molto più logico spiegare l’aumento con la diminuita vigilanza sulla malattia nei due anni passati e con un aumento delle diagnosi, più che dei casi in se stessi.
ancora meno fondato è il collegamento diretto di questo aumento con le vaccinazioni di massa con preparati a base di m-RNA: il cancro è una malattia a genesi lenta e sarebbe strana un manifestazione così ravvicinata.
ma, a mio parere di inesperto che però cerca di mantenere vigile la mente critica, questo non toglie alcun valore ad alcune preoccupazioni avanzate in sede scientifica.
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sul Fatto Quotidiano Patrizia Gentilini, che si definisce oncologa (anzi: oncologo) svolge alcune considerazioni sul possibile ruolo causale dei vaccini a mRNA nell’insorgenza e/o progressione di forme tumorali, che sarebbe bello sentire valutare da altri esperti. https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/01/04/laumento-dei-casi-di-cancro-e-una-notizia-che-allarma/6921247/
segnala che questi prodotti non sono stati testati né per genotossicità né per cancerogenicità e nulla sappiamo dei loro effetti a lungo termine.
E’ tuttavia accertato che la proteina Spike indotta dal vaccino ha una azione pro-infiammatoria e può interagire con complesse funzioni biologiche dell’organismo, in particolare interferendo con la produzione di citochine, sostanze modulatrici del sistema immunitario.
Il sistema immunitario dell’ospite, stimolato in modo abnorme con i ripetuti inoculi, perderebbe la propria efficienza. In particolare sarebbe alterata la sorveglianza immunitaria nei confronti delle cellule tumorali a seguito della diminuita produzione di interferone, ma si avrebbe anche una esagerata produzione di un fattore di crescita (TGFbeta), sostanza in grado di indurre in cellule già differenziate, una “regressione” verso lo stato mesenchimale (stato proprio delle prime fasi della vita embrionale), con capacità di metastatizzazione e maggiore aggressività biologica.
la tesi della perdita di efficienza del sistema immunitario a seguito di un eccesso di vaccinazioni ripetute, pur se smentita da diversi ricercatori, non è del tutto priva di conferme parziali; ma non riguarderebbe certamente soltanto questo nuovo tipo di vaccini, anche se questi si fondano su alcuni meccanismi in grado certamente di potenziare questo effetto negativo.
palesemente lei stessa, parlando in forma dubitativa, esprime soltanto dei dubbi.
tuttavia considero questo intervento come una importante sollecitazione a sviluppare ricerche indipendenti e attendibili su questo problema.
dovrebbe essere uno dei principali compiti di un Ministero della Salute degno di questo nome.
Interessante l’articolo. Anch’io penso che in gran parte l’aumento dei tumori dipenda dal fatto che i controlli in questi due anni sono stati molto allentati (gli stessi oncologi diedero l’allarme nel 2020, se non ricordo male). Però se c’è solo un sospetto (che pare anche fondato) bisognerebbe indagarlo, ma se aspettiamo il nostro ministero campa cavallo: faranno come Zaia, che voleva distruggere il virologo critico con le scelte della regione Veneto… mi allaccio al tuo post di prima e aggiungo: ma c’è una qualche istituzione di cui ci si può fidare? Se non esiste più un’informazione che fa da “cane da guardia”, ognuno fa e dice quello che vuole.
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purtroppo la situazione è proprio questa: il sistema dell’informazione come quarto potere è saltato; qualche notiziola frammentaria filtra ancora qua e là, ma diventa sempre più difficile farsi un quadro mentale coerente e non sappiamo neppure quanto sia corretto costruire riflessioni su dati frammentari, parziali, spesso contraddittorii.
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