il dormiveglia dello zingaro. [una esperienza paranormale] – reblog 2013

è il racconto di un mio sogno di dieci anni fa, che risulta strettamente collegato ad alcune esperienze che farò nella giornata successiva, e si direbbe quasi generato da loro.

il suo carattere paranormale risulta appunto in questo: che ha rovesciato la normale freccia del tempo.

la cosa non sembra così rara, visto che già gli antichi parlavano di sogni profetici, e meriterebbe sicuramente di essere approfondita:

il sogno potrebbe essere un modo di funzionare del nostro cervello in cui questo si libera della dipendenza dal principio dell’entropia che crea l’apparenza della irreversibilità del tempo, e congiunge fra loro liberamente esperienze che la coscienza distribuisce tra passato e futuro.

Cor-pus

17 gennaio 2013 giovedì 17:01

.

il variopinto carro degli zingari stazionava nella piazzetta dove da due settimane il chiosco ottocentesco dell’edicola era chiuso senza che nessuna scritta ne spiegasse il perché, e adesso invece diventava chiaro: infatti, eccola l’edicolante cicciottella che per un paio d’anni aveva gestito per lui le ricariche Vodafone, che agitava doverosamente la mano a salutare come in un film di Fellini, e con lei il sottinteso sfondo musicale di una musica da circo.

dunque era zingara anche lei, pensò rigirandosi sul fianco, e con questo ecco il risveglio e la coscienza che quella partenza verso lidi lontani di una comitiva cenciosa e rumoreggiante era solo un sogno.

* * *

ma dal sogno il risveglio differiva di un niente, perché la casa era ancora immersa nel buio silenziosissimo della notte, d’una assenza di rumori così spettrale, giusto in contrapposizione alla baraonda vitalistica e ora immaginaria…

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2 commenti

  1. Questo “storia ” tra sogno e realtà…che bella ! E che “strana” .
    L’avevo già letta e a ricordavo in parte .👏
    Ti ho scritto una email ,alcuni giorni fa, ricordo che era un commento semplice .
    Buongiorno

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    • hai fatto bene a ricordarmi la mail. sono andato a guardare>: avevo scritto la risposta, ma non avevo cliccato invio, ahah; qua si perdono colpi come se avessi un Alzheimer galoppante…

      quanto alla storia, che bello che tu ricordassi di averla letta, perché io non ricordavo di averla scritta, e l’ho riletta come se l’avesse scritta qualcun altro e con sorpresa…

      non è molto scorrevole, a volte perfino un po’ intricata, ma se ha la presenza di calarcisi dentro, è veramente straniante.

      peccato, mi sono detto, che questo filone di racconti in me è sempre stato occasionale; del resto la Musa detta e ispira quando vuole e cpn me è piuttosto avara.

      "Mi piace"

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