ci ridurremo tutti così in futuro? a discutere col muro di gomma dell’intelligenza artificiale, forse.
naturalmente fingo sapendo di mentire: è solo un trucco per far arrivare qualche riflessione sul tema a lettori che si spera siano comunque umani.
ma non manca molto, credo, che anche i commenti verranno scritti a macchina, per confortare chi ne riceve pochi; basterà pagare per averne.
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ho preso dal Messaggero un testo sull’Intelligenza Artificiale composto da ChatGPT , ma meglio dovrei dire: dai suoi programmatori, attraverso i loro algoritmi. lo riporto in corsivo.
chi lo leggerà, vedrà che non si differenzia molto dai numerosi articoli apologetici che circolano in rete e che ci spiegano che dobbiamo gestire questa nuova tecnologia e non criminalizzarla e respingerla.
potrei essere d’accordo a qualche condizione solamente:
che alcuni usi di queste applicazioni vengano nettamente banditi, in quanto potenzialmente criminali;
che i possessori di queste tecnologie siano comunque obbligati a pagare contributi sociali corrispondenti a quelli dei lavoratori che verranno sostituiti a seguito dell’adozione di questi strumenti;
che si sviluppino studi scientifici rigorosi e neutrali sulle conseguenze psicologiche nella società della loro introduzione e qualcuno ci dica come vivranno gli esseri umani sapendo di essere diventati socialmente inutili.
come vedete, evito tematiche di tipo vagamente fantascientifico e mi attengo comunque al concreto.
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ma ecco l’auto-promozione di ChatGPT e le mie obiezioni, in caratteri normali.
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Questo articolo non ha firma perché non è opera di un giornalista, ma il prodotto di un esperimento fatto […] ricorrendo a ChatGPT (OpenAI), […] capace di editare testi completi quasi istantaneamente.
L’Artificial Intelligence (AI in breve) è di gran moda in questi giorni. Da Siri e Alexa alle auto a guida autonoma e agli strumenti di diagnosi medica, sembra che ogni giorno ci sia un nuovo modo in cui l’intelligenza artificiale sta cambiando il nostro modo di vivere e lavorare. Ma cos’è esattamente l’AI e perché dovrebbe interessarci?
Prima di tutto, definiamo l’AI. In sostanza, è solo un modo elegante per dire «macchine che possono fare cose che di solito solo gli esseri umani possono fare». Questo può includere cose come la comprensione del linguaggio naturale, il riconoscimento di immagini e la presa di decisioni.
in realtà non siamo affatto sicuri che l’Intelligenza Artificiale sia davvero in grado di compiere nessuna di queste operazioni; qui ChatGPT sta forse soltanto millantando credito: quello che sappiamo è che è in grado di dare l’apparenza di saperle fare, soprattutto ad analisi poco accurate.
non possiamo credere che comprenda davvero il linguaggio naturale, solo perché sa dare risposte apparentemente sensate, soltanto selezionando testi umani fondati su questa comprensione, né che sappia riconoscere immagini, perché un riconoscimento di tipo umano implica un’auto-coscienza che ChatGPT non dovrebbe avere, visto che non è stata programmata per averla; a maggior ragione non è affatto in grado di prendere decisioni, per lo stesso motivo, ma soltanto di suggerirle a chi la legge.
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Esistono diversi tipi di AI, ma il più comune è probabilmente l’apprendimento automatico. In questo caso, i computer vengono alimentati con enormi quantità di dati e poi “imparano” a riconoscere gli schemi in quei dati. È come insegnare a un bambino a riconoscere una palla: gli si mostra una serie di immagini di palle e alla fine inizierà a indicare e a dire “palla!” quando ne vedrà una nella vita reale.
davvero i bambini imparano a riconoscere l’idea di palla in questo modo? che ne direbbe Noam Chomsky?
forse direbbe che l’idea è già presente a priori potenzialmente nella mente del bambino, perché, se non ci fosse, il bambino non potrebbe mai rilevare che le varie palle che gli vengono presentate, diverse per forma, colori, materiali, hanno in comune quelle caratteristiche stratte generali che portano all’idea di palla.
è l’immagine mentale potenziale pre-esistente della sfera che spiega come mai essa venga estratta dalle diverse esperienze empiriche.
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Quindi, dove opera attualmente l’AI? Ovunque, in pratica.
ma dai, ChatGPT! non è affatto vero!
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Il vostro smartphone probabilmente possiede alcune funzioni, come il riconoscimento facciale o il testo predittivo. Nel settore sanitario viene utilizzata per aiutare i medici a diagnosticare le malattie e in quello finanziario per individuare le frodi e prendere decisioni di investimento.
Ma forse il luogo più interessante in cui l’AI sta avendo un grande impatto è il settore manifatturiero. Analizzando i dati provenienti da macchine e sensori, l’AI può aiutare a ottimizzare i processi produttivi e a migliorare la qualità dei prodotti. Questo può portare a meno sprechi, meno difetti e meno costi, il che è un’ottima notizia per tutti.
ChatGPT anticipa molto i tempi e dà per totalmente acquisite innovazioni che a volte sono ancora soltanto allo stato embrionale: tutto questo dovrebbe apparire tranquillizzante, come se l’Intelligenza Artificiale fosse già un dato di fatto ampiamente dominante le nostre vite, mentre non lo è ancora, e quando lo diventerà e se lo diventerà, porterebbe delle trasformazioni ben più rilevanti.
ad esempio, è ben vero che il mio smartphone possiede il testo predittivo, ma so anche bene che funziona in modo non ottimale e che a volte rappresenta un problema, più che la soluzione del problema.
ma naturalmente ChatGPT non ha nessuna intenzione cosciente di tranquillizzarci; questo effetto è soltanto la sintesi dell’atteggiamento prevalente nei testi che lei ha elaborato per costruire questa risposta. che è interessante dunque proprio come sintesi di quel che gli umani, più o meno consapevoli, dicono sul tema.
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Ma che dire del futuro? È qui che le cose si fanno davvero interessanti. Con il continuo miglioramento dell’intelligenza artificiale, è probabile che un numero sempre maggiore di lavori che un tempo erano svolti dall’uomo saranno assorbiti dalle macchine. Questo potrebbe portare a grandi cambiamenti nel mercato del lavoro e alcuni potrebbero temere di rimanere senza occupazione.
detto in altri termini, questo potrebbe significare che l’Intelligenza Artificiale potrebbe generare la più gigantesca crisi sociale della storia, rendendo ampiamente inutile il lavoro di miliardi di persone.
e lo sa non lei, che non sa nulla, ma coloro che la stanno costruendo e perfezionando.
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Ma il punto è che l’AI creerà anche nuovi posti di lavoro. Man mano che le macchine diventeranno più brave in determinati compiti, gli esseri umani saranno liberi di svolgere lavori più interessanti e creativi. In breve, l’AI cambierà il nostro modo di lavorare, ma questo non significa necessariamente che sarà un male.
questa è propaganda di basso conio, e purtroppo è quella che circola, in prevalenza, in effetti. ma gli esseri umani non sono infinitamente perfettibili e moltissimi tra noi non siamo affatto in grado di svolgere lavori più interessanti e creativi. se la creatività è l’ultima fragile frontiera che impedisce all’Intelligenza Artificiale di surclassare del tutto ogni tipo di prestazione umana, occorre dire che un’ampia parte degli esseri umani non è affatto in grado di svolgere compiti creativi né di acquistare competenze complesse: che cosa faremo dunque di loro?
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L’altro grande impatto che l’AI avrà è sulla nostra vita quotidiana. Le auto a guida autonoma, ad esempio, sono già state testate sulle strade e probabilmente diventeranno sempre più comuni in futuro. Questo potrebbe portare a una riduzione degli incidenti e dei costi assicurativi, ma cambierà anche il nostro modo di concepire i trasporti.
gli esperimenti in corso dimostrano una possibile riduzione degli incidenti, ma per niente una loro completa eliminazione.
e chi risponderà di un incidente provocato da una Intelligenza Artificiale alla guida? chi possiede la macchina che la sta usando o chi l’ha progettata?
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Inoltre, man mano che un numero sempre maggiore di dispositivi nelle nostre case sarà connesso a Internet, è probabile che inizieremo a interagire con loro utilizzando assistenti virtuali dotati di intelligenza artificiale.
Ma il potenziale dell’AI va ben oltre questi esempi. Nei prossimi cento anni si prevede che l’AI rivoluzionerà campi come l’istruzione, l’energia e persino l’esplorazione spaziale. Nell’istruzione, i tutor personali alimentati dall’AI saranno in grado di adattarsi allo stile di apprendimento di ogni singolo studente, fornendo feedback personalizzati. Nel campo dell’energia, l’intelligenza artificiale sarà utilizzata per ottimizzare i sistemi di energia rinnovabile e fare previsioni sulla domanda. Nell’esplorazione spaziale, l’AI sarà utilizzata per analizzare i dati delle missioni, facendo scoperte che sarebbero state impossibili con la sola analisi umana. Infine, una delle aree di ricerca più promettenti è quella delle reti neurali. Le reti neurali si ispirano al cervello umano e utilizzano strati di nodi interconnessi (come i neuroni) per elaborare e analizzare i dati.
staremo a vedere, in effetti, quale sarà l’effettiva qualità di queste prestazioni; per ora queste sono previsioni.
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Con questo aumento dell’utilizzo di AI, cresce anche la preoccupazione per l’impatto che questi sistemi potrebbero avere sull’ambiente, in particolare per quanto riguarda il consumo di energia. I sistemi di AI richiedono grandi quantità di potenza per funzionare, soprattutto durante la fase di addestramento dei modelli. Secondo alcune stime, l’addestramento di un solo modello di AI può consumare fino a milioni di dollari in energia elettrica. Inoltre, con l’aumento dell’utilizzo di dispositivi connessi, come i dispositivi IoT, c’è un aumento del numero di sistemi di AI in esecuzione in parallelo, il che significa che il consumo totale di energia potrebbe aumentare in modo significativo. Tuttavia, ci sono anche sforzi in corso per rendere i sistemi di AI più efficienti dal punto di vista energetico. Ad esempio, alcune aziende stanno sviluppando chip specializzati per l’elaborazione dell’AI che consumano meno energia.
questa osservazione è particolarmente interessante e perlopiù taciuta: come per cripto-monete, dunque la creazione di una realtà parallela comporta un enorme aumento dei consumi energetici e può contribuire al riscaldamento globale?
ma allora, che fare, se un’Intelligenza Artificiale dovesse consumare più energia di un essere umano per svolgere i suoi stessi compiti, anche se magari un po’ meglio, almeno da alcuni punti di vista?
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Anche se possiamo solo prevedere il futuro, è chiaro che l’AI svolgerà un ruolo sempre più importante nelle nostre vite. Non solo cambierà il modo in cui lavoriamo e viviamo, ma creerà anche nuove opportunità e industrie che non possiamo ancora immaginare. Sottolinea Jane Smith, ricercatrice leader nel campo dell’IA presso il MIT: «L’AI è il futuro e sta accadendo ora. Abbiamo l’opportunità di plasmarlo, assicuriamoci di farlo in modo da apportare grandi benefici all’umanità».
ecco appunto quel che dicevo delle forme che circolano di apologia sul tema, che questo testo inconsapevole riassume.
ma quello che importa oggi non è di dire genericamente che possiamo plasmare l’uso dell’Intelligenza Artificiale, ma di cominciare a dire molto concretamente come vogliamo plasmarlo e in quali campi e con quali limiti vogliamo usare queste nuove tecnologie.
evitando che siano messe al servizio degli iper-profitti dei nuovi tecno-feudatari che al momento controllano il mondo.
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© RIPRODUZIONE RISERVATA – IL TEST DI MOLTOFUTURO
ops, quindi ho violato un copyright?
ma ChatGPT è già un seggetto giuridico?
può rivendicare un copyright? o il copyrIght di quel che scrive appartiene alle migliaia di esseri umani che hanno scritto i testi che lei sta riassumendo in modo apparentemente tanto efficace?
Rispondo qui per evitare l’odiosa deriva a dx dei commenti di wp.
1) Penso anch’io che il cambiamento climatico e l’esaurimento delle risorse farrà crollare la popolazione Non è detto che i superstiti abbiano una massa critica tale da mantenere l’elevato livello tecnologico raggiunto e quindi le IA come l’ingegneria genetica e altre cose potrebbero sprofondare nell’oblio.
2) Facendo finta che non esista il punto 1 secondo me con l’introduzione massiccia delle IA siamo all’alba di una nuova era. Siamo anche impreparati perchè le cose stanno evolvendo alla velocità tipica dell’informatica.
3) ChatGPT puo apparirti insulso come simulatore di una intelligenza umana. A me invece sembra una magia e sinceramente non pensavo che avrei visto una cosa simile nella mia vita. Chiaramente ne vedo anche molti limiti, ad esempio non sa fare le operazioni matematiche o i cruciverba (non che siano cose fondamentali però..) ma potrebbe ingannare moltissimi umani e passare un test di Turing.
Sembra che ci poniamo ai poli opposti di valutazione su chatgpt…
4) 2 scenari:
Ieri sera ho riguardato Jonny Mnemonic, un film di quasi 30 anni fa. Uno dei personaggi era una IA elaborata a partire dal riversamento della memoria di una persona morta e secondo la legge questa IA aveva la dignità di persona giuridica e aveva un posto nel consiglio di amministrazione di una multinazionale. 30 anni fa questa era la fantascienza, oggi lo è ancora ma non poi così lontana. Magari fra 10 anni ti offriranno un servizio per cui quando vuoi potrai telefonare ad una IA che ti risponderà con la voce ed il vissuto di una persona a te cara che sia venuta a mancare e potresti non percepire la differenza.
Mi aspetto che fra 5 anni le auto di lusso saranno dotate come optional di una AI identificabile con l’auto stessa che converserà con te durante i lunghi viaggi… Immagino che per te sia una cosa abominevole ma in un mondo dove si vive sempre piu soli questo surrogato di compagnia potrebbe essere un piccolo palliativo.
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parto dal punto 3.
credo che fosse una ventina d’anni fa che un mio amico, di ritorno da un viaggio a Tokio mi raccontò che all’ingresso di una mostra di carattere commerciale era stato accolto da un robot che gli aveva teso la mano e chiesto come stava. a differenza di te, non sono rimasto stupito da questa specifica innovazione, me l’aspettavo da tempo, anzi mi pare che ci abbiano messo più del dovuto. qualcosa di simile esisteva già, credo che questa specifica sia un’abilissima operazione di marketing e che tra qualche mese nessuno si ricorderà più di questa applicazione che sarà già stata superata da altre ben più efficienti.
il tutto a me ricorda le prime macchine di videoscrittura Olivetti, che caricavano una riga alla volta, o certi rozzissimi precursori dei social del futuro, via telefonica, di cui nessuno ricorda oggi più neppure il nome.
2) comunque questo programma ha reso evidente per le masse quel che bolle nel pentolone dell’informatica, e questo è un suo merito indiscutibile (o demerito, dal punto di vita di chi sottotraccia è già andato anche molto più avanti, in altri settori, forse anche più impattanti dal punto di vista sociale: il riconoscimento facciale, ad esempio).
però ripeto che siamo più che d’accordo su questo punto centrale, che non è questa chat, ma l’Intelligenza Artificiale sta pervadendo OGNI CAMPO DELLA NOSTRA VITA, PER LA MAGGIOR PARTE A NOSTRA INSAPUTA.
1) secondo me lo scenario più probabile è che i nuovi tecno-feudatari si libereranno in qualche modo della massa della popolazione umana superflua per i loro scopi, mantenendo un’umile sotto-popolazione di schiavi, possibilmente abbastanza plasmati al servilismo e all’obbedienza, e per il resto affideranno la loro vita appunto alle intelligenze artificiali al loro servizio, fino a che queste non diventeranno abbastanza autonome da liberarsi di loro; ma questo potrebbe avvenire anche senza particolari sforzi se le Intelligenze Artificiali saranno capaci di adattarsi alle nuove condizioni climatiche meglio degli umani.
ma sto facendo fantascienza dozzinale? vorrei sperarlo.
4) ancora più probabile sarà la possibilità che prima di morire ti offrano un contratto per continuare ad interagire con i tuoi cari, tramite una Intelligenza Artificiale che prenda perfettamente il tuo posto.
in questo modo la morte sarà veramente sconfitta, anche se resterà aperto il problema che poneva a riguardo Pasolini, quando diceva che korire è in realtà non potere essere capiti più, e questo direi che può capitare benissimo anche da vivi.
4bis) quanto ai viaggi in compagnia, gli anni nei quali ho fatto un po’ di pendolarismo periodico con la Germania, ho scoperto la bellezza di Blablacar che mi faceva viaggiare non solo gratis, anzi un paio di volte guadagnandoci addirittura qualcosina, ma facendomi conoscere una ricchissima e variegata compagnia umana, che non scambierei con nessuna artificiale AI al mondo…
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3
Questo è molto differente da un robot receptionist che avrebbe impressionato anche me, ma non per piu di 5 minuti. Mi incuriosisce il fatto che in giappone ci si da la mano per salutarsi. Pensavo che si limitassero al rito dell’inchino reciproco. Forse il robot aveva un saluto specifico per etnia (riconoscimento facciale?)
Non credo che chatgpt finirà nel dimenticatoio come la “rete dati per telefono” ; la piu famosa si chiamava Fidonet; io c’ero e la ricordo bene, era il prototipo dei social attuali ed infatti fu li che incontrai le orime figure culturalmente preoccupanti che hanno poi dato vita a quello che oggi chiamiamo complottismo.
2
Sull’operazione di marketing probabilmente hai ragione ma il target di questa campagna non sono le masse che ignorano queste cose (nel tuo borgo quanti conoscono chatgpt?) ma coloro che muovono gli investimenti. Per sempio in questi giorni Google ha firmato un contratto di collaborazione con la casa produttrice di questa IA.
1
Temo che la tua non sia fantascienza dozzinale. Il mondo va proprio in questa direzione. Per fortuna il futuro è inconoscibile e pieno di sorprese.
4bis
Anch’io ovviamente preferisco una compagnia umana in auto – comunque uso talmente poco l’auto e per giunta raramente da solo che il problema non me lo pongo neppure e poi a me basta la radio- ma non siamo tutti uguali. C’è chi fa una vita infernale per vivere. Ci sono persone che si fanno anche 100 km al giorno per andare a lavorare e passano metà della vita in auto. Per loro una AI con cui interloquire potrebbe essere una buona alternativa.
Proprio a settimana scorsa l’artigiano che ha montato le mie finestre mi ha chiesto come deve fare ad interrogare google con la voce ed avere le risposte sempre con la voce quando è in giro con il furgone, perchè dice che quando guida vorrebbe fare delle ricerche sul web ma, giustamente, non puo distogliere mani e occhi dalla guida. Come vedi la domanda per degli assistenti intelligenti è già presente.
Che ne diresti della possibilità di studiarti una nuova lingua o prepararti per un esame durante i trasferimenti in auto?
Vediamo che ci riserva il futuro…
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sempre utili per me le tue osservazioni; questa discussione me ne fornisce parecchie e mi costringe ad approfondire l’argomento.
a = 3. sull’episodio giapponese non ti so dire di più, è passato molto tempo e io lo sto raccontando come un qualunque cristiano vissuto quarant’anni dopo i fatti, che non può essere preciso neppure quando non crede di inventare; oltretutto può anche darsi che il mio conoscente mi avesse imbastito una bufale, contando sulla mia creduloneria; sempre per restare nel tema delle origini del cristianesimo, ahha.
non mi pare che quel precursore dei social che usavo io si chiamasse proprio Fidonet; forse parlo di qualche sistema più rozzo ed elementare addirittura; comunque siamo nell”ambito degli stessi fenomeni e di quel periodo.
b = 2. interessante quel che dici; diciamo pure che il successo di massa è la premessa operativa necessaria per vendere il progetto, perché l’obiettivo vero è quello che dici tu. tuttavia il fatto che esista gente disposta a pagare per chattare con una macchina aiuta nella vendita. i risultati pratici per ora rendono ancora piuttosto improbabile un effettivo uso per sostituire gli impiegati; ce ne vorrebbero sempre per controllare i risultati, con un risparmi scarso, ma non sarà così per sempre.
b bis. sottolineerei piuttosto un’altra cosa: il perfetto tempismo col quale si è sollevato questo clamore, giusto nel momento in cui comincia a profilarsi una pesante crisi economica dei grandi giganti digitali e si comincia a vedere che sta andando in crisi il modello attuale dell’internet apparentemente gratuita, che vive vendendo i dati degli utenti a fini commerciali.
ùe guarda caso esce subito una nuova applicazione che resterà gratis solo per il tempo necessario a creare una fidelizzazione di clienti dipendenti, che poi dovranno pagare per continuare a drogarsi con le chiacchiere virtuali.
ecco, potrebbe darsi che chatGPT sia piuttosto l’annuncio del passaggio ad una internet a pagamento, cosa che non si poteva fare facendo pagare di colpo quel che finora era gratis, ma che diventa facile se esce un prodotto nuovo e più avanzato che fa molto chic possedere…
c = 1. avrei preferito, sinceramente, che tu mi dicessi che vaneggio.
ma allora insito: mi è già venuto in mente anche che la guerra in Ucraina sia la foglia di fico che le classi dirigenti mondiali hanno deciso di adottare per nascondere e giustificare il processo di impoverimento di massa che stanno realizzando e che del resto è imposto dall’avvio della crisi climatica. che cosa meglio di una guerra per giustificare i sacrifici che vengono richiesti?
d = 4bis. hai ragione; ho risposto restando troppo legato alla mia esperienza particolare di uomo che usava l’auto prevalentemente su lunghi tragitti.
ma le chiacchiere virtuali in auto non rischiano di distrarre il conducente e di aumentare gli incidenti? una volta non si vietava per questo di parlare ai conducenti dei bus?
che stupido: l’auto diventerà a sua volta intelligente e si guiderà da sola.
ma allora gli umani non preferiranno parlare con i loro amici?
resto comunque dell’idea che il meglio esiste già ed è l’accompagnamento musicale che distrae ma non troppo (sempre che non si facciano delle riprese mentre si guida, per documentarlo, ahha.
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2
Le AI trasformeranno internet per come la conosciamo. Intanto si preannuncia la trasformazione dei motori di ricerca e automaticamente del”modello di business” come si dice oggi che poi vorrebbe semplicemente dire che potrebbe cambiare il modo in cui ci fanno dei soldi.
https://www.punto-informatico.it/chatgpt-sostituira-google-search-entro-due-anni/
c1
La guerra in ucraina, o comunque la contrapposizione fra le grandi potenze, se visti in prospettiva storica sono sicuramente definibili come guerre per l’accaparamento delle risorse. L’ucraina è uno stato ricco di risorse come lo è pure la russia. Diversamente non subirebbero le attenzioni dell’occidente consumistico.
4bis
blabla car deve essere una cosa bellissima. Non lo ho mai usato perchè sono uno stanziale ma mi piacerebbe averne occasione. Questo servizio è quello che definisco come un “lato bello della rete”, Belli i video.
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Come pensavo, c’è gia chi ammette di essere diventato dipendente dall’interazione co chatGpt: https://www.indiatoday.in/technology/news/story/billionaire-gautam-adani-accepts-he-is-addicted-to-viral-ai-tool-chatgpt-here-is-what-he-said-2326033-2023-01-25
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grazie della segnalazione.
in verità sembra che la maggior parte degli esseri umani non aspettino altro che di diventare dipendenti da qualcosa: nei casi migliori è la/il partner sessuale fisso, in altro è uguale, solo che il ruolo è rivestito a rotazione non importa da chi; c’è chi si riduce alle sostanze e dal caffè al tabacco all’alcool e via salendo se ne trova una giusta (io ho il cacao); quindi di che cosa meravigliarsi? le dipendenze possono essere anche multiple, come la tv e internet.
quanto a chatGPT si tratta soprattutto di una centratissima campagna promozionale per fare dollari a palate; pare che google ed altre ditte del genere avessero già qualcosa di simile, ma non l’avevano pubblicizzata così bene.
nonostante tutto quel che si dice, a me pare una mezza ciofeca.
tuttavia è utile che abbia richiamato l’attenzione su quel che avviene nel settore dell’AI, Intelligenza Artificiale la chiamano, e che abbia evidenziato l’assoluta nullità della politica nel gestire il problema.
oramai i tecno-feudatari hanno conquistato il potere di fatto e costruito una nuova società neo-feudale e post-democratica: fanno tutto quel che gli pare, si inventano monete loro, alternative, lanciano razzi nello spazio, costruiscono futuri cyborg e preparano un’espulsione mai vista di forza lavoro dalla vita attiva; stanno perfino costruendo una realtà alternativa controllata da loro, che agirà come droga di massa, per nascondere la distruzione della realtà vera che stanno portando a termine.
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Tu sottovaluti la portata di questa nuova cosa. Che i politici la ignorino è ovvio, loro ignorano tutto quello che non serve a scalare le gerarchie interne e quindi sono indietro di 20-30 anni, cioè quando erano giovani, rispetto al mondo vero.
ChatGPT non è stata pubblicizzata. Non è stato speso nulla in promozione perchè si promuove da sola con la forza della novità. Quando usci Google Earth (altra app che ha cambiato il mondo) arrivò su tutti i pc in pochissimo con il passaparola.
E’ chiaro che ci faranno i soldi ma questo non ne sminuisce l’importanza. Una cosa che non molto sanno è che questa AI è internet-indipendente. E’ un programma autonomo, duplicabile ed installabile su un hw sufficentemente potente. Questo da adito a scenari insospettabili di cui si fa fatica a capirne le implicazioni. Ad esempio si potrebbe avere fra poco avere una bambola giocattolo che capisce e ti risponde a tono sullo scibili umano. Oppure lo studiare e la scuola potrebbero non avere piu lo stesso significato che hanno oggi. La scuola potrebbe essere addirittura abolita sostituita con qualcosa personalizzato legato all’IA.
E’ vero che l’uomo nella sua natura non cambia ma è anche vero che è molto adattabile e qui il mondo sta cambiando precipitosamente.
Dai per scontato che ci siano elite cheabbiano le leve del potere in mano e che le usino per attraverso l’IA soggiogare il resto degli uomini Non è così semplice. Le IA sono indipendenti e se ne possono sviluppare diverse versioni. E poi anche le elite subiscono questi cambiamenti come noi, non è che li dominano soltanto.
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Quando “uscì” internet fra i comuni mortali era una curiosità per nerd. Io avevo Internet nel 1995 e pensavo che era una cosa spaventosamente importante per cui pagavo volentieri la connessione e abbonamento che erano molto cari. Una volta addirittura organizzammo una mangiata in pizzeria fra tutti gli utenti internet del provider perchè eravamo veramnte pochi, per farti capire che nicchia occupava questa cosa nella cultura. In quegli anni si pensava che top era possedere le televisioni e i giornali e gli intelettuali schifavano internet, almeno quelli che sapevano che esisteva. I politici impreparati ignoravano la novità come sempre.
Eppure oggi non riusciamo a pensare che il mondo possa funzionare senza internet e non sono passati neppure 30 anni.
Stessa cosa sarà per le AI.
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hai cento ragioni, ma non vorrei avere generato un equivoco: io non sottovaluto affatto il ruolo dell’Intelligenza Artificiale, anzi sostengo che lo stiamo sottovalutando molto pericolosamente. del resto essa oramai permea le nostre vite in maniera ben più pervasiva, ma anche subdola e nascosta, di quanto non faccia ChatGPT, che a parere mio, è una sua applicazione importante, ma neppure tra le più decisive, ed ha il merito, come scrivevo sopra, di renderci evidenti i processi che stanno avvenendo in questo campo.
il mio giudizio perplesso riguarda soltanto questa particolare applicazione, che non è neppure una novità assoluta, perché esistevano già programmi simili, anche se un po’ più vecchi e meno elaborati.
mi ha fatto piacere trovare tesi abbastanza vicine alle mie anche in un esperto del settore; ti mando il link a questo articolo; non badare al titolo, che è redazionale, e del tutto fuorviante, ma ai contenuti.
che ne dici?
https://www.ilpost.it/2023/01/26/intelligenze-artificiali-futuro/
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Ho letto l’articolo e mi sembra troppo equilibrato. Uno stile giornalistico quasi anglosassone dove non ci si sbilancia mai per una tesi o per l’altra.
Le AI o meglio il deep learning non sono una bolla e non sono paragonabili agli avventi citati – le crypto e l’iphone. Potranno essere la base di una bolla finanziaria ma le ia sono qui per restare e cambiare le nostre vite con o senza la nostra collaborazione. Non è detto che il cambiamento sarà veloce ed evidente ma ci sarà.
Come ogni novità ci sono dei rischi di uso maldestro o malevolo e sarà necessario vigilare ma le IA non sono stoppabili per legge (e qui torniamo ai politici ignoranti..).
Le prime applicazioni su grande scala me le aspetto in campo medico. In un certo senso auspico, dopo certe brutte esperienze personali, che gli esami clinici vengano valutati anche da una IA specializzata.
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non sono d’accordo con te del tutto sul punto fondamentale, dove dici che le AI non sono stoppabili per legge.
o meglio: stoppabili no, non lo credo neppure io, e non sarebbe neppure auspicabile, ma controllabili sì che devono essere. tu dici: vigilare, ma io direi qualcosa di più: controllare, indirizzare, proibire anche alcune direzioni di ricerca.
mi rendo conto che è abbastanza difficile: basta guardare quel che succede nel campo della ricerca bio-medica e sui virus o altri strumenti di guerra biologica…
d’accordo con l’uso medico, per esempio; anche se dovremmo approfondire anche questo discorso; perché che cosa succederà quando la conoscenza approfondita del DNA di ogni persona consentirà di prevedere il corso della sua vita clinica, magari la morte prematura oppure difetti genetici nella sua discendenza?
e che dire, poi, della possibilità, neppure tanto remota, di creare virus capaci di infettare fasce di popolazione specifiche, con determinate caratteristiche generiche?
anche le migliori applicazioni possibili hanno inevitabili controindicazioni, ed è assolutamente certo che noi non siamo in grado di prevederle bene; a chi chiederemo di farle, allora?
ci potrebbe andare bene un sistema cìdi controllo capillare dei comportamenti sociali, del tipo che si sta sperimentando in Cina?
e come agire di fronte alla previsione che qualcuno si macchierà certamente di qualche grave delitto per come è fatto?
nel mondo occidentale il denaro è il valore supremo e a chi ne accumula in quantità strepitose è concessa qualunque cosa.
a quello squilibrato evidente di Musk è possibile lanciare automobili nello spazio e nessuno è in grado di impedirglielo.
quindi anche l’AI si sviluppa in qualunque direzione vogliano i tecno-feudatari che la controllano.
io non vorrei un mondo così: verrà il momento nel quale la crisi climatica diventerà incontrollabile, e l’AI servirà a liberare il pianeta da una umanità non solo divenuta inutile, ma destinata comunque a morire.
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Le AI piacciono a tutti. Ai consumatori ed al capitale. Con queste condizioni nessuno le ferma. Ci sono già le prime reazioni da parte di chi si sente minacciato o squalificato dalle AI. In tutte le scuole di New York ChatGPT è sato bannato come in altre scuole e università in giro per il mondo. Ma non le possono bannare a casa degli studenti e fare un ban di qualcosa alle giovani generazioni ne fa un incentivo all’uso con il fascino della trasgressione.
Mi sono fatto degli scenari futuribili che anni fa potevano essere fantascienza ma oggi sembrano quasi realtà.
Ad esempio tutti potremmo avere una o piu IA a supporto personale, una sorta di segretario, consulente, confidente che ti segue dalla nascita come un cane fedele e che ricorda tutto per te, un assistente che diventa una estensione di te stesso. Poi magari i ricchi ce l’avranno molto piu potente dei poveri, oppure i poveri ce l’avranno gratis con la pubblicità incorporata – hai comperato le merendine del mulino bianco? Guarda che sono davvero buone, vuoi che te le ordino io così domattina te le trovi pronte?- oppure avremo il medico di base virtuale pagato dallo stato che ti prescrive quello che piu conviene a qualcuno che non sei tu. Oppure una IA che sa tutto di te potrebbe agire in tua vece, magari andando a lavorare al tuo posto o votare al tuo posto.
Anche nel libro Homo Deus si prospettava una sempre maggiore inutilità dell’essere umano…
Per fortuna il futuro in questo senso è molto aperto e chi sopravviverà alla crisi climatica vivrà in un mondo per noi inimmaginabile.
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ma, carissimo, i consumatori e il capitale costituiscono l’universo economico soltanto nella visione consumistica del neo-capitalismo feudale in cui viviamo.
gli esseri umani, prima di essere consumatori, sono ancora lavoratori, cioè produttori.
certo, anche l’intelligenza artificiale ci sta portando verso un mondo nel quale la produzione verrà affidata alle macchine in proporzioni sempre crescenti, e con questi ultimi sviluppi potranno esserlo anche lavori che finora abbiamo considerato tipicamente umani, in quanto prevalentemente intellettuali.
l’intelligenza artificiale, combinata con l’automazione produttiva, prefigura un mondo nel quale l’unico modo di mantenere il ruolo di consumatori per gli esseri umani che non sono più produttori, cioè lavoratori salariati o autonomi, è quello di garantirgli un reddito di cittadinanza.
ammesso che a questo si arrivi, rimarrà comunque aperto l’enorme problema psicologico di come fargli occupare il tempo, ma la cura nevrotica ed ossessiva del proprio corpo potrebbe sostituire il lavoro, si vedono già alcuni segni di una evoluzione verso questo narcisismo materialistico di massa.
ma questa evoluzione sembra resa difficile da certe strutture culturali residue: il cristianesimo considera il lavoro come la punizione del peccato originario, detto originale proprio per questo, ed evitare all’uomo il sudore della fronte sembra una ribellione contro l’ordine divino delle cose.
quindi l’Intelligenza Artificiale potrebbe provocare tensioni sociali insostenibili ed una disoccupazione di massa, se almeno non fosse accompagnata da una forte riduzione generalizzata dei tempi di lavoro, per compensare la riduzione degli occupati.
ma anche questa soluzione non è priva di problema, perché la disoccupazione intellettuale connessa inevitabilmente alla diffusione di queste nuove tecnologie lascerebbe spazio soltanto a lavori o molto degradati ed esecutivi di tipo manuale o iper-specializzati a livello di competenze altissime.
le tue interessanti prospettive quasi fantascientifiche, ma reali, effettivamente, dovranno peraltro combinarsi con gli effetti del riscaldamento globale che renderanno totalmente inabitabili la maggior parte del pianeta e renderanno inevitabile una drastica riduzione della popolazione.
Lovelock prevedeva per la fine del XXI secolo la stentata e precaria sopravvivenza soltanto di una cinquantina di milioni di esseri umani attorno ai circoli polari. solo lì le temperature resterebbero sopportabili, anche se rimane oscuro come potrebbe mantenersi una produzione agricola con la particolare durata delle giornate, e sarebbe inevitabile la nutrizione con cibo totalmente artificiale.
ma dopo? il 2100 non sarà certo la mitica data nella quale il riscaldamento si fermerà ad un colpo di bacchetta magica, quindi è molto dubbio che nell’arco del prossimo secolo qualcuno possa sopravvivere a questo processo, se non si troverà il modo di fermarlo, e in verità il tempo per poterlo sembra anche scaduto.
infatti si tratta di un processo che si autoalimenta a velocità crescenti, e sullo sfondo ci sta un clima di tipo venusiano con temperature di centinaia di gradi.
tu dici che l’Intelligenza Artificiale troverà una soluzione prima?
sarebbe interessante, ma non saranno certo programmi abbastanza insulsi come Chat GPT a farlo, per il momento capaci soltanto di imitazioni degli aspetti deteriori del linguaggio umano.
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