a parlare ancore di covid, mi sento come uno di quei patetici soldati giapponesi, dispersi nelle giungle dei qualche isola dell’Asia sud-orientale che, anni dopo, non avevano ancora capito che la guerra era finita. però continuo ad osservare i numeri e questi dicono che non è ancora del tutto finita la guerra, se vogliamo usare questa figura comunicativa, ma preferirei dire la pandemia, semplicemente.
i morti da covid in Italia negli ultimi 7 giorni sono stati 228, rispetto ai 244 dei sette giorni precedenti: soltanto 16 morti in meno; e non proprio lontanissimi dai 279 di due settimane fa; ogni previsione è impossibile, ma si profila più una stabilizzazione che un radicale ridimensionamento, che di solito arrivava con la buona stagione, ma nel quale speriamo ancora.
la media giornaliera delle vittime della pandemia è passata quindi da 34,9 a 32,6.
e questo punto faccio quasi copia e incolla dal post di settimana scorsa: si conferma lo scenario di un lento ridimensionamento, pur se su numeri ancora non trascurabili; il limite di meno di 10 morti al giorno del luglio 2020 o 2021 non è stato ancora raggiunto.
tra novembre e inizio marzo 2021 c’era stato un dimezzamento dei casi giornalieri (da circa 700 a circa 350) e l’anno scorso c’era stato un più che dimezzamento dall’inizio di febbraio, da 400 a circa 170: quest’anno abbiamo pure dimezzato i valori medi da inizio novembre, quando erano attorno agli 80; e dimezzato da inizio febbraio, quando erano circa 60.
in conclusione, la curva 2022-23 ha un andamento simile a quello dei due anni passati, ma su valori decisamente inferiori e questo dovrebbe farci sperare nella sparizione del contagio nelle prossime settimane.
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al solito do un’occhiata al resto dell’Occidente.
USA: la media giornaliera degli ultimi 7 giorni dei morti covid è in ulteriore e ancora più forte ripresa, dalla settimana scorsa: da 354 a 485, con tendenza a crescere, in proporzione oramai lì l’epidemia colpisce adesso più del doppio che in Italia.
Regno Unito: i dati sono comunicati soltanto un mese dopo e su base settimanale: il 2 febbraio la media giornaliera era di 65 morti, in lieve diminuzione, allora, dai 72 comunicati il 28 gennaio: dati simili ai nostri di oggi.
Francia: media giornaliera degli ultimi 7 giorni stabile di 23; i dati restano migliori dei nostri, e ancora di più in proporzione.
Germania: media giornaliera degli ultimi 7 giorni in leggera risalita: da 73 della settimana scorsa a 82; valori ancora più alti dei nostri, anche in proporzione.
insomma il quadro generale vede in Occidente la prosecuzione di una pandemia che colpisce molto meno, ma appare stabile o addirittura in leggera ripresa, in particolare negli USA.
le messe in guardia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità su scenari futuri possibili ancora aperti sono evidentemente fondate sul monitoraggio documentato di questi numeri.
intanto si moltiplicano gli studi più diversi che evidenziano diversi strascichi possibili di lunga durata dell’infezione.
Per me non sei affatto patetico soldato giapponese. Magari vorresti essere un grande samurai disperso nelle isole che sogni. Per me sei realistico. Ti ho scritto una email con un link.
Mi dirai se è una cassata. Ciao 💚💙
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non sono sicuro di voler essere un samurai, tra uno di questi e il soldato giapponese disperso solitario nella giungla, mi ritrovo più volentieri nel secondo… 🙂
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Non mi sorprende molto la tua incertezza,io credo di preferire il guerriero al soldato pero i samurai pare che non si trovino più . 😉
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appunto! forse è anche per questo che non vorrei essere un samurai: per non sparire troppo presto, ahaha.
e poi non sono affatto incerto; ho usato solo un’espressione di cortesia: niente samurai… 🙂
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