razioniamo subito l’acqua – 88

nel 2020 abbiamo visto introdursi nella nostra vita il primo dei flagelli biblici, la peste, sotto forma di pandemia; vogliamo tutti essere convinti che sia finito e giochiamo la partita di quelli che ce l’hanno alle spalle; non è affatto vero, anche se per fortuna la portata del male è diminuita, però si sente ovunque, ora questo ora quella, di qualcuna/o alle prese con strascichi oscuri; ci hanno convinto anche che il merito di questo relativo declino sia stato dei vaccini; può essere, ma se i vaccini fossero stati davvero risolutivi, avrebbero sbaragliato del tutto il virus e non lo avrebbero lasciato ad insidiare le nostre vite, senza che abbiamo ben chiare le prospettive del futuro.

nel 2022 abbiamo visto entrare nelle nostre vite il secondo dei flagelli, la guerra: per ora, per fortuna, ancora lontana dalle nostre case, anche se non dalla nostra economia. ma non è intollerabile lo stesso l’idea che qualche centinaio di ragazzi e di uomini muoia ogni giorno sul fronte, come in una riedizione delle orribili campagne dell’Isonzo (O Gorizia, che tu sia maledetta!) e nelle case muoiano donne, bambini e vecchi, quelli almeno che non sono stati mandati a combattere lo stesso?

nel 2023 sta entrando nelle nostre vite la sete, che non era elencata tra i flagelli biblici, perché pareva che l’acqua almeno fosse garantita sempre, ma dove manca l’acqua arriverà la carestia, e quindi la fame, e questo è il terzo flagello regolamentare.

ma questa non ci farà sconti per il futuro, non ci lascia speranze di conclusione, perché il riscaldamento globale non ci risparmierà e mette a rischio la possibilità di irrigare e di produrre cibo.

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la zona più a rischio, al momento, sembra la Valle Padana fertile e produttiva, in Italia; ma l’allarme è europeo: riguarda perfino la Germania o la Francia, non solo la Spagna o il Portogallo, che vivono condizioni climatiche più simili alle nostre.

ovunque ci sono situazioni allarmanti di carenza d’acqua diffuse.

in questi giorni il deflusso dai laghi alpini attraverso gli emissari è in fase di riduzione, per salvare l’agricoltura estiva, o almeno provarci.

questo significa che anche le centrali idroelettriche si stanno fermando o stanno riducendo fortemente la produzione, il che significa che si rischia di dover ridurre il funzionamento delle serre, fra l’altro.

ma è dubbio che questo possa garantire un pieno approvvigionamento futuro di acqua, perfino per usi domestici.

già l’anno scorso le autobotti riempivano gli acquedotti che rimanevano sforniti, ma prelevando l’acqua dai laghi: ma che fare se i laghi stessi ne resteranno sforniti?

al momento, molti bacini d’acqua sono tra il 40% e il 30% della loro disponibilità d’acqua solita…

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lasciamo la gente a sciamare sull’istmo abbastanza inedito che ha congiunto sul Garda l’Isola dei Conigli o di San Biagio alla terraferma, per il calo delle acque del lago, come già era avvenuto quest’estate, che grande attrazione turistica!

e che altri si lamentino perché non possono sciare:

alla stupidità non c’è mai fine.

quanti si rendono conto di andare a vedere un’agonia del lago, come se fosse uno spettacolo divertente?

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in queste condizioni i fondi del PNRR vanno urgentemente riconvertiti ad azioni che rimettano in sicurezza l’acqua pubblica, per quello che si può.

e speriamo che piova presto.

ma in queste condizioni un governo responsabile comincerebbe a razionare l’acqua, almeno fino a che non piove.

cominciamo a farlo almeno privatamente, noi quattro gatti irriducibili, ma consapevoli, che ci ritroviamo su questo blog.

perché sulla crisi idrica stiamo ripetendo il covid di tre anni fa e il negazionismo velleitario ed arrogante è uno dei volti consueti di ogni forma di fascismo.

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altri post miei su questo tema – e nessuno dica che non ve lo avevo detto!

mi sono limitato agli ultimi 12 mesi; mamma mia, io stesso non mi ero reso conto…

Non ci son più stagioni – reblog da oca sapiens 21 marzo 2022

Una settimana da [caldo] record – reblog da oca sapiens 13 maggio 2022

la peste, la guerra, la fame da desertificazione: fine della modernità – 237 17 giugno 2022

una siccità planetaria? – 239 18 giugno 2022

controintuitivo: più riscaldamento globale, meno emigrazione – 282 13 luglio 2022

il Chiese, un fiume ammazzato – 283 13 luglio 2022

Stefano Mancuso: mille miliardi di alberi in dieci anni contro l’effetto serra. Mura, 30 luglio 2022. video-post – 304 31 luglio 2022

è finita? – in morte di James Lovelock [reblog 17 gennaio 2006 – cp 12 – 13] 2 agosto 2022

la siccità del secolo, dicono: ma siamo al 2012. [reblog 13 agosto 2012 – wp 406] 13 agosto 2022

come possiamo liberarci di loro? – 336 25 agosto 2022

il destino climatico terrestre – 369 16 settembre 2022

l’Isola dei Conigli, che è diventata una penisola – 455 3 novembre 2022

chiedo scusa ai migranti – 463 8 novembre 2022

La lunga estate calda: la montagna condannata (e non solo) – 468 10 novembre 2022

fuoco alla terra, la terra a fuoco. reblog 2013 – 10 9 gennaio 2023

che brutto clima – 59 13 febbraio 2023

8 commenti

  1. Ti farà ridere, ma nelle chiese cominciano a sentirsi invocazioni per il dono dell’acqua. Siamo alla danza della pioggia… non c’entra niente, ma oggi a Linea Verde, su RaiUno, hanno fatto vedere Provaglio e pensavo fosse la tua, invece era Provaglio d’Iseo… l’acqua c’era, spero rimanga! Intanto noi abbiamo le paratie, non so quando mai potranno servire.

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