il disgusto per il gioco mediatico sporco e perfino grottesco che dimentica come l’Occidente da decenni faccia operazioni speciali di pace, se autorizzate dall’Onu, oppure guerre vere e proprie, se all’Onu non passano, non è sufficiente a farmi superare il disgusto per la guerra di Putin
– oltre che per quella di Zelensky, che, se amasse il suo popolo tratterebbe, anziché fare approvare dal suo parlamento una legge che vieta ogni trattativa di pace.
non mi piace il gioco infantile del lui è peggio di me, quindi faccio anche io come lui, e se ci riesco sono anche peggio di lui.
la guerra fatta dagli americani in Iraq è stata forse anche più mostruosa di quella che stanno facendo Putin e Biden a Putin, per interposto Zelenskij.
ma questo non è un buon motivo per giustificare Putin, che ha le sue ragioni, ma ragioni buone per trattative di pace, non per guerra e decine di migliaia di morti.
. . .
quindi la ragione del mio pacifismo non sta nella minima simpatia per Putin, ma nelle mille ragioni che hanno russi ed ucraini, intesi come popoli e non come governi, per rifiutare questa guerra.
ragioni che non adoperano.
ma io sono per la pace, perché la guerra rafforza Putin, come i suoi avversari, ed è stupido non capirlo.
una pace mette a rischio Putin più della guerra, e forse tutti la fanno anche per questo, la guerra: acquistare consenso politico a prezzo di migliaia di vite perdute.
la guerra rafforza i nazionalismi, che sono l’aspetto bestiale dello spirito collettivo.
per questo vorrei la pace:
perché scaverebbe il terreno sotto i piedi a Putin, che l’ha cominciata, ma anche a Zelenskij, che ha fatto di tutto per provocarla, e agli americani che ci sono finiti dentro a testa bassa, perché da decenni non sanno fare altro che guerre nel mondo per tenere in piedi il loro impero militarista, chiamandolo pace e libertà.
Posizione condivisibile. Grazie per averla espressa.
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