se ai giorni nostri rincoglioniscono gli adolescenti più degli anziani.

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da qualche parte leggo che, secondo qualche ricerca scientifica recente, il Quoziente di Intelligenza medio degli anziani avrebbe raggiunto quello dei giovani, e la cosa, se confermata, sarebbe abbastanza sorprendente.

naturalmente la notizia appartiene alla serie di articoli cattura clic, che vanno sempre più di moda, e risultano più letti, o almeno più guardati, quanto più sono stupidi.

a me viene naturale pensare che sono i giovani, piuttosto, che sono in media meno intelligenti dei loro coetanei delle generazioni precedenti, e che il declino cognitivo degli anziani non si sia arrestato, viste le sue cause biologiche, o magari abbia mostrato soltanto qualche leggero miglioramento, in parallelo con l’aumento della vita media.

tuttavia la notizia che i due livelli si siano sostanzialmente parificati è veramente inquietante, perché potrebbe segnare la scomparsa del carattere innovativo e dirompente rispetto ai pregiudizi degli anziani, che le generazioni giovanili ha sempre svolto storicamente.

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non faccio neanche in tempo a formulare questa ipotesi, che si fonda su altre precedenti informazioni che a breve dirò, che da un blog di questa piattaforma mi arriva un’altra presa di posizione su un tema analogo.

il post cita uno studio di FEICNIUS, Società Internazionale Scienziati con Quoziente di Intelligenza Superiore alla Media; non ne riporterò il titolo, per il momento, perché non lo condivido (non per nulla non appartengo a questa società 😉 ), ma ricopio gli stralci che mi vedono invece consenziente.

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Sono appena tornato da un ufficio postale. Per una semplice operazione di estinzione del libretto ho passato un’ora e mezza davanti allo sportello (non in coda), a tu per tu col direttore, un uomo tra i 40 e i 45 anni, unico titolato per questa operazione. Che, in preda all’imbarazzo per la sua palese incapacità, sudava e mi guardava con uno sguardo che sembrava implorare comprensione. Mentre, armato di stoica pazienza, attendevo gli sviluppi della situazione (dopo circa mezz’ora di goffi tentativi riusciva finalmente ad accendere la macchinetta situata alle sue spalle, ed eravamo solo al primo step!), riflettevo sul famoso testo del compianto Carlo Maria Cipolla, sul ruolo della stupidità nella Storia.

Un testo chiarificatore, ma che non spiega l’andamento crescente della stupidità negli ultimi decenni. Una stupidità dilagante, che quelli dotati di un’intelligenza media notano ad ogni pie’ sospinto. Dall’evidente cretinismo dei politici di professione (che risale ad almeno un trentennio fa), a quella dei militari di professione (basti pensare a quel poveraccio di Vannacci, di cui discute mezza Italia – altro sintomo di imbecillità diffusa), alla sorprendente sopravvivenza (se non addirittura espansione) delle superstizioni (da Babbo Natale ai vari dei delle innumerevoli religioni), all’abnorme espansione di sport, videogiochi, slot machine, ecc., per finire all’ultimo idiota che ti incasina la vita nel traffico, al bar, in un ufficio, sul lavoro, ecc.

D’altra parte gli anglo-sassoni, amanti delle misurazioni, è da almeno un quarto di secolo che lanciano l’allarme sullo stupefacente abbassamento del cosiddetto Q.I. (il “quoziente di intelligenza”).

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ecco, qui mi intrometto appunto, per sottolineare questo punto, al quale avevo implicitamente accennato sopra:

dopo decenni di crescita impetuosa e quasi incomprensibile del QI medio, da due o tre decenni almeno la tendenza si è capovolta e per dirla in modo grossolano e comprensibile ai contemporanei, l’umanità sta semplicemente rincretinendo, come risulta peraltro da molti altri segnali.

sulla crescita del QI medio, peraltro trascinata dallo sviluppo incredibile di alcune capacità particolari avevo scritto qualche anno fa (2012), quando la musica che si sentiva suonare era molto diversa da quella attuale.

https://bortocal.wordpress.com/2012/11/18/559-sempre-piu-stupidi-sempre-piu-intelligenti/

sta di fatto che le ultime ricerche dimostrano appunto il contrario; ma ritorno alla mia citazione.

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Non è la prima volta nella Storia che, per spiegare la decadenza di una società, si ricorre a spiegazioni, diciamo così, poco “sociologico-politiche”. Basti pensare al problema del saturnismo (avvelenamento da piombo) nella tarda antichità romana, per fare solo un esempio. La sinistra (soprattutto i marxisti) si affanna a cercare una spiegazione nella crisi dei rapporti di produzione capitalistici. La destra (soprattutto i fascisti) non si affanna affatto: essendo parte del problema non se ne accorge neppure!

E nei bar persino gli stupidi (che vengono stimati tra il 50 e il 60% della popolazione), messi di fronte al problema (sollevato dagli avventori dotati di Q.I. normale o superiore), cercano faticosamente spiegazioni, quasi sempre fantasiose. C’è chi dà colpa al COVID e ai suoi effetti (spiegazione ridicola, perché il fenomeno è visibile per lo meno dalla fine degli anni ’80), chi alla diffusione dei social (idem come sopra), chi all’esposizione alla TV spazzatura.

Quest’ultima spiegazione ha qualche elemento di serietà, perché la crescita esponenziale degli imbecilli sembra iniziata prima nelle società (come quella USA) dove la TV è sempre stata privata e onnipresente, 24 ore al giorno, ben prima che l’orrendo fenomeno attecchisse anche nelle società europee (notoriamente ben più avanzate e civili di quella nordamericana). Ma non dà conto del fatto che, anche negli USA (che hanno il record in quanto a stupidità di massa), la grande crescita del fenomeno data dai primi anni Novanta, 40 anni dopo il boom teledeficiente.

Anche le spiegazioni sociologiche, tanto care alla sinistra, legate alla decadenza di scuola ed università, non convincono del tutto, visto che ricordano il cane che si morde la coda: scuola ed università fanno sempre più pena perché gli insegnanti sono parte del problema. E quindi si deve ricominciare daccapo per trovare la radice.

A questo punto […] dove dobbiamo cercare le radici del fenomeno? […]

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ma qui mi fermo, perplesso: la tesi successivamente esposta (e ridicola) è che la causa sia legata all’esposizione alla musica techno; col che approdo al ragionevole dubbio che l’intero articolo sia in realtà un astuto test dissimulato per smascherare i lettori più stupidi che ci cascano e l’hanno preso per serio.

comunque anche io ho la mia spiegazione per il fenomeno di cui si occupa il post, comunque vero, cioè il declino cognitivo delle nuove generazioni, e chiudo proponendola.

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sono le difficoltà che aguzzano l’ingegno, come dice l’antico proverbio; ma la vita dell’uomo contemporaneo è diventata troppo facile, almeno nelle società che definiamo avanzate.

qui l’intelligenza non è più socialmente necessaria, anzi in certi luoghi, come l’Italia, è da considerare piuttosto un handicap, e non a caso la parola intelligentone è diventata un insulto sanguinoso della lega dei cretini contro chi ne sa più di loro (senza nessun riferimento diretto a quell’altra Lega, con la maiuscola, che pure si troverebbe nel suo ambiente naturale).

poi possiamo divertirci a ritrovare molti altri fattori secondari di questa pericolosa decadenza, compresa la musica techno e la distruzione delle cellule cerebrali che provocherebbe, almeno per alcuni.

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ma non c’è nessun motivo di preoccuparsi se l’umanità diventa più stupida, perché, se l’essere umano biologico perde in intelligenza interna, questa sarà sempre a sua disposizione, come merce acquistabile, almeno in alcune imitazioni quasi perfette, che peraltro stanno all’intelligenza vera come le bambole di plastica per fare sesso stanno alle donne vere.

la chiamano Intelligenza Artificiale, invece di darle il suo vero nome di Idiozia Artificiale.

ma è naturale che sia così, perché la prima cosa che distingue un intelligente da un cretino è l’incapacità del secondi di capire che cos’è l’intelligenza.

è peraltro perfettamente pacifico che quanto più si diffonderà questa sedicente intelligenza, tanto più diminuirà l’altra, quella naturale e biologica.

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per concludere in bellezza, segnalo qui altri vecchi post miei sul tema, tanto sono sicuro che non ci sarà anima viva che avrà la forza a questo punto di dargli neppure un’occhiata, neppure all’ultimo che pure suggerisce, in combinazione con quanto detto sopra, una interessante spiegazione del successo mondiale in corso dei partiti di destra.

https://corpus0blog.wordpress.com/2016/03/20/186-06-che-cose-lintelligenza-20-marzo-2006-cor-pus-128/

https://corpus0blog.wordpress.com/2017/06/25/la-bufala-del-primogenito-intelligente-25-giugno-2007-cor-pus-224-err-229-557/

quelli di destra sono più cretini? Kanazawa dice di sì. wp 56 [57] – 3 marzo 2010 – 157

12 commenti

  1. A proposito di AI, e appena stato presentato GPT 4o. E spaventosa! Anche con una conoscenza scolastica dell’inglese si è in grado di apprezzare la presentazione e quindi portata di questo nuovo prodotto.
    Quello che profetizzi, cioè la delega da parte dell’umanità delle funzioni intelligenti, è già qui.
    PS. La ragazza che presenta e che è CEO di OpenAI, Mira Murati, è una 36enne albanese. Immagino che almeno il suo QI sia superiore alla media.

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    • ho visto una parte della presentazione, ma, quando sono arrivato ai primi applausi a comando, mi pareva di essere tornato nel film Idiocracy, e non ho retto, anche per la fatica di seguire, nonostante i sottotitoli in inglese mi agevolassero un po’, ma risultavano sfasati rispetto al parlato. io non ho nessuna conoscenza scolastica dell’inglese, perché a scuola ho studiato il tedesco, e non feci mai l’esame all’università: lettere classiche si basava allora più sul tedesco che sull’inglese.

      non sono quindi arrivato a capire davvero in che cosa consiste la terribile novità di questa nuova versione. magari riesci a chiarirmelo tu, grazie.

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      • Beh, le novità sono tantissime. Innanzi tutto l’interfaccia passa al linguaggio naturale parlato, poi la bassa latenza (tempo fra domanda e risposta), la gestione dei toni della voce, la percezione dei toni della voce dell’umano, la percezione delle espressioni facciali umane, la capacità (apparentemente) di “leggere” video e immagini come facciamo noi umani, la traduzione in altra lingua del parlato in tempo reale etc. Poi avremo sicuramente occasione di scoprirne i limiti e i difetti ma per ora l’effetto “Wow” è stato garantito.
        Sono cose che, volenti o nolenti, ci coinvolgeranno pesantemente in un futuro molto vicino.

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        • assolutamente certa la tua conclusione.

          come sai il mio approccio con la prima versione mi potrò ad un giudizio pesantemente negativo e alla convinzione che si trattasse, in quel momento, di una pura speculazione commerciale senza molte possibilità applicative reali.

          da allora me ne sono tenuto lontano, e ho fatto lo struzzo, mettendo la testa sotto la sabbia; però di recente ho notato che i limiti che avevo colto allora sulla funzionalità dello strumento sono diventati un po’ senso comune.

          era quindi inevitabile, in una logica strategia commerciale per vendere il prodotto, che se ne dovesse fare uscire una nuova versione, per superare i limiti della precedente.

          e sicuramente non era da escludere neppure allora una futura rapida evoluzione del prodotto, come del resto è avvenuto per molte altre innovazioni: nessuno oggi accetterebbe più di volare con un aereo dei fratelli Wright…

          prima o poi darò di nuovo un’occhiata, anche se resto convinto che c’è un legame preciso tra il post che ho scritto ieri e quello che ho appena finito di scrivere oggi: forse sono soltanto un vecchio brontolone (succede, di diventarlo, con gli anni), ma se non trova rapidamente il modo di limitare la deriva, con questa ultima innovazione l’umanità ha firmato la sua condanna a morte, del resto già sottoscritta con l’effetto serra…

          in un mondo bene ordinato, mi viene da pensare, gli inventori di questo suicidio di massa sarebbero stati messi leninisticamente al muro, oppure bruciati in piazza dall’Inquisizione come esseri diabolici, ahahha – e spero che la risata faccia capire che la mia è una battuta, ma con un tragico fondo di verità, come quello che troviamo al fondo di ogni risataccia ben riuscita.

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  2. Se non hai visto il film Idiocracy ti consiglio caldamente di vederlo.
    In un mondo futuro l’umanità che poi sarebbe limitata agli USA è completamente rincoglionita e si regge su di un impianto tecnologico che non comprende piu.
    Tristemente attuale.

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    • non ho visto il film, e mi sono certamente perso qualcosa, tuttavia il suo stile mi risulta fastidioso (umorismo americano, non lo sopporto). quindi non lo guarderei neppure adesso; ho però visto degli spezzoni su Youtube, e mi pare di avere riconosciuto alcuni esemplari del governo Meloni.
      il discorso che ho colto è terribilmente profetico, e mi pare si stia sostanzialmente avverando. grazie mille della segnalazione…

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      • Hahahha, il governo Meloni!

        Si, il film è abbastanza dozzinale e capisco che non si riesca a vincere il disgusto per questo stile. Con la mia signora ho dovuto insistere molto per arrivare a farglielo vederlo tutto dopodichè è stata contenta di averlo visto.
        La tesi sottostante è nell’incipit della trama presa da WP: “Il film inizia con l’introduzione che esplicita la trama di fondo del film. Mostra infatti due coppie, una di persone molto intelligenti e l’altra di idioti. Mentre i primi hanno continuato a rinviare il concepimento ponendosi numerosi scrupoli anche per motivi etici finché lui non è morto di infarto durante l’estrazione del seme per l’inseminazione artificiale, l’altra “coppia” si è ritrovata a sfornare molti figli, non solo tra loro due ma anche con i rispettivi amanti, continuando con i figli e così via. [..] Cinquecento anni dopo, in un’epoca in cui il quoziente intellettivo medio si è drasticamente abbassato, le capsule d’ibernazione di Joe e di Rita si aprono in seguito alla frana di una gigantesca montagna di immondizia sulle stesse.”

        Mitica la scena dove il protagonista con un QI normale tenta di convenecere il consiglio di stato che le piante vanno annaffiate con l’acqua e non con “Brando”, il Gatorade del futuro.

        Putroppo da quando l’ho visto mi sovviene spesso quando leggo certe notizie e vedo certi personaggi. Idiocracy del 2006 ha in un certo senso annunciato Trump e il Trumpismo, e tanto altro.

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        • le due scene che descrivi sono appunto quelle che ho visto, e sono mitiche sul piano concettuale, mentre abbastanza vomitevoli su quello espressivo.

          capisco che, dopo averlo visto, sia impossibile vivere nel presente senza avere l’impressione che siamo diventati parte del film…

          finora il mio riferimento per questa crisi della qualità umana comune e politica era il vecchio Oltre il giardino di Peter Sellers; ora potrò citare anche Idiocracy, pur avendone visto solo una piccola parte e conoscendone per il resto soltanto la trama.

          non sono riuscito a capire quale sia il finale, però. siccome non vedrò mai il film tutto intero, me lo puoi anche dire… 🙂

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          • “Oltre il giardino” capolavoro assoluto!
            Come finisce Idiocracy? Mi sembra che il protagonista diventi presidente e con la ex prostituta del XX sec inauguri una strirpe di QI normodotati. Della serie vissero tutti felici e contenti.

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            • ahah, allora possiamo stare tranquilli: la Meloni cade presto, non le subentra Salvini, e neppure Trump riesce a diventare presidente USA. ahahah.

              chissà che cos’altro ci prepara la storia… 😉

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            • quanto al lieto fine, obbligatorio per i film corrosivi di satira politica americani, mi ricorda molto le contorsioni che dovevano fare i filosofi dell’età oscura per riuscire a far passare i sotto libri al filtro dell’Inquisizine…

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