draft. si prepara la leva di guerra negli Stati Uniti.

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con un piccolo invisibile emendamento ad un’altra legge, quella del bilancio della difesa, l’altro venerdì il Congresso americano ha approvato, con soli tre voti contrari (repubblicani), la registrazione obbligatoria per il servizio di leva dei maschi tra i 18 e i 26 anni, a partire dal 2025.

questo non significa che ritorni subito il servizio di leva obbligatorio, ma che si reintroducono le condizioni operative per poterlo fare:

tutti gli iscritti abili potrebbero essere immediatamente arruolati nel caso di una dichiarazione di guerra da parte del Congresso, ora che sì avrà un database con tutti i dati per potere spedire le Government Issue, G.I., le cartoline di richiamo al servizio militare.

si è dunque tornati alla registrazione obbligatoria dei diciottenni, abolita nel 1980; da allora la registrazione era su base volontaria, ma oggi si giudicano insufficienti i numeri così acquisiti.

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viene normale pensare che questo faccia parte del quadro del progressivo aggravamento della guerra in Ucraina, ma continuo a credere che l’invio di soldati americani in quello scenario di guerra non sia possibile, almeno fuori del quadro di qualche gravissima provocazione della parte avversa, tipo Pearl Harbour.

quindi potrebbero essere in vista altre sorprese: da tempo i falchi degli USA pensano ad intervenire direttamente nel Messico con la giustificazione di combattere i cartelli della droga alla guerra.

uno dei candidati repubblicani alla presidenza, il Governatore della Florida, il cattolico integralista De Santis, lo aveva messo addirittura nel suo programma elettorale, promettendo che lo avrebbe fatto il primo giorno, se eletto, dichiarando un’emergenza nazionale per la lotta ai narco-terroristi.

del resto l’esigenza di una operazione speciale armata americana in Messico sembra diventata più forte da quando questo ha cominciato a votare a sinistra, come confermato anche dalla strepitosa vittoria alle elezioni presidenziali del 2 giugno di Claudia Sheinbaum, non solo la prima presidente donna del paese, ma anche un passato di lavoro, come fisica, nel Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc).

questo eventuale intervento americano sarebbe, ovviamente, una massiccia violazione della sovranità messicana, ma non importa:

l’uso dei due pesi e delle due misure da quelle parti direi che è addirittura certificato, oramai.

3 commenti

  1. Ho dato una letta (si può dire?) alla pagina wikipedia della Claudia Sheinbaum. Ha un curriculum accademico e politico che definirei “pauroso”! Pauroso sicuramente per gli USA ma anche per lo stesso Messico. Una figura così sarebbe dirompente anche per uno stato scandinavo, figuriamoci per il Messico. Forse non hanno capito bene chi hanno votato.
    Ma non mi illudo; anche Cingolani era la mia speranza di un cambiamento prima di diventare Ministro perchè aveva competenze tecnico scientifiche che i nostri parlamentari neppure si sognano, e invece non ha fatto quasi nulla e poi è finito a dirigire la Leonardo che sta ingrassando con le guerre in corso.

    Ovviamente la guerra ai Narcos sarebbe un pretesto per gli USA. Che inizino prima a combattere il consumo interno di stupefacenti prima di dichiarare guerre a caso.

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    • certo che dare una letta qui da me si può dire, siamo in un blog, e il registro linguistico familiare è ammesso; comunque chiedi il permesso ad Enrico, semmai, se non si offende… 🙂

      tra i primi ministri o ministri con competenze tecniche spiccate, non dimenticare la Merkel che era una fisica di valore…
      ma qui dovremmo parlare del nostro ministro dell’Incultura Sangiuliano…

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