il ministro dell’inCultura, da promuovere anche a ministro del deMerito.

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rieccoci: in qualunque altro paese del mondo verrebbe cacciato a calci in culo subito un ministro della Cultura che dichiara Colombo voleva circumnavigare la Terra sulla base delle teorie di Galileo.

non era certo Galileo a sostenere per primo che la terra fosse rotonda, ma dai: la cosa era nota anche ai greci, ed Eratostene lo dimostrò, calcolandone perfino il raggio, senza sbagliare di molto, con un celebre esperimento sulle ombre del sole in due pozzi in Egitto; poi Tolomeo ne fece una nozione di senso comune, tanto che perfino Dante nell’Inferno ci parla di Ulisse come primo navigatore che si mette nell’oceano aperto alla ricerca di quel che si si può trovare, e viene inabissato, secondo lui, quando scopre la montagna del Purgatorio.

e che Galileo sia vissuto più di un secolo dopo Colombo è proprio un dettaglio che forse dovrebbero sapere anche i bambini della scola dell’infanzia, o almeno lo sapevano i bambini della scuola elementare di una volta.

e non fu nemmeno Cristoforo Combo a voler circumnavigare la Terra, fu Magellano, che ci rimise anche le penne, ucciso dagli abitanti nelle Filippine, e fecero molto bene, considerando che cosa facevano gli spagnoli allora nelle terre che raggiungevano con le loro esplorazione, vedi Cortez nel Messico e Pizzarro tra gli incas.

dovrei considerare questa ignoranza abissale ed irrecuperabile, invece i quotidiani ridacchiano complici: ma che cosa volete aspettarvi di diverso da giornalisti che hanno appena commemorato, a reti praticamente unificate, pubbliche e private, gli ottant’anni dello sbarco in Lombardia?

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siamo nelle mani di cretini rozzi, burini ed ignoranti, che stanno devastando il paese, ma ci risiamo: le prove grottesche della loro ignoranza non scuotono quella parte del popolo bue che li elegge, anzi a ridere di loro si fa la figura dei radical chic, che si danno delle arie fra la plebaglia degli incolti che li applaude, senza nulla sapere e nulla capire.

non per nulla negli indici culturali europei, definiti da appositi istituti di ricerca, siamo all’ultimo posto, credo dopo la Romania, e per le statistiche sulla preparazione scolastica il risultato è poco diverso: siamo il paese più ignorante d’Europa.

e occorre tenere conto che questa è anche la media tra i livelli meno indecenti di certe regioni centrali, soprattutto, e gli abissi semi-africani del nostro sud medio, nonostante le punte di eccellenza.

ma naturalmente dire queste cose fa definire razzisti, perché chi dice, anche col massimo tatto possibile, ad un ignorante che è tale, e che dovrebbe studiare, lo offende.

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ma andiamo oltre; è altro che vorrei dire: dicevo che ci risiamo, perché siamo tornati al pieno copione berlusconiano, forse in peggio addirittura (poi non ci restano che i generali alla Vannacci, altro ignorantone certificato).

la nostra commedia politica dell’arte ha sempre la stessa trama: governanti indecenti, aldilà del limite del ridicolo, che ci provocano, consapevolmente oppure no, con lo spettacolo di una ignoranza indegna – molto di successo tra un popolino identico – e una indegnità morale ripugnante, e noi regolarmente ci caschiamo, perché siamo quasi costretti a farlo.

loro poi insistono ulteriormente con altre manovre di distrazioni di massa, sempre quelle:

la riforma costituzionale, questa volta per illudere che potrà scegliere il capo del governo un popolo che non può scegliersi neppure i deputati, figurarsi;

l’autonomia differenziata, che al momento è soltanto una doverosa attuazione da parte della destra di una riforma costituzionale fatta da quell’altra destra che si definisce centro-sinistra, e non si sognino di fare un referendum in astratto per abrogare questo flatus vocis, perché non credo proprio che andrò a votare: li facciano invece ogni volta che si arriverà, se mai si arriverà, ai concreti provvedimenti attuativi.

e infine la separazione della carriere tra magistrati giudicanti ed inquirenti, una mossa dal significato misterioso, che dovrebbe servire a indebolire la magistratura (non che ce ne sia il bisogno) e invece avrà l’effetto opposto, perché un magistrato che di mestiere fa il procuratore, lo farà con un accanimento o direi anche soltanto con una specializzazione professionale più accurata di uno che può essere giudicante o inquirente senza specializzarsi.

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e adesso di qui alle prossime elezioni e referendum dovremo stare a scannarci sul tentativo di svuotare i poteri di un parlamento che è già di nominati, per abrogare una legge che dà attuazione alla riforma volta da Amato e D’Alema, e per evitare che i pubblici ministeri si specializzino nel loro ruolo.

ma per favore!

intanto il debito pubblico sale alle stelle, metà della popolazione che viveva di sussidi statali contro la povertà è stata messa alla fame, la Sicilia resta senz’acqua per la crisi climatica che avanza ed è forse oramai irrecuperabile, mentre questi dementi, invece di costruirle impianti di desalinizzazione, progettano un ponte col pilastro esattamente sulla faglia sismica.

avrebbero potuto pensare semmai, se proprio ne sentivano il bisogno, ad un tunnel che scenda a 80 metri in tutto sotto il livello del mare, ma forse costava troppo poco per la loro fame di tangenti, e non mi si dica che il tunnel si deformerebbe perché lì la terra si muove, perché anche il ponte lo farà. i

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così intanto ci teniamo i ministri che straparlano, per farci divertire ed indignare delle loro fesserie, invece che protestare per le scelte da scimuniti che ci impongono.

forse sarebbe il caso di parlare di queste cose concrete, piuttosto.

e giuro che io almeno cercherò di farlo e lascerò di perdere l’avanspettacolo dei ministri stralunati che ne sparano una al giorno, dandosi il cambio.

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