morti da covid: stasi italiana o quasi – 12/18 settembre 2022 – 374

questo periodo dell’anno, quanto ai morti di covid, si conferma di calma piatta, da noi.

dal 12 al 18 settembre la media dei morti degli ultimi 7 giorni è passata nel 2020 da 11 a 10,1 e nel 2021 da 60,1 a 57; anche quest’anno scende lievemente da 53,1 a 48,6.

in dettaglio questo è l’andamento giorno per giorno:

[domenica scorsa: 53,1]; poi: 48 – 49,9 – 51,6 – 48,1 – 46 – 48,9 – 48,6

morti degli ultimi sette giorni: 71 nel 2020; 399 nel 2021; 340 nel 2022.

. . .

ma oramai sembra che non sia più una notizia avere una cinquantina di morti al giorno di covid o col covid che sia.

sarebbero un po’ più di 12mila morti l’anno, se la media restasse questa, e magari finiscono col confondersi genericamente nel mucchio, soprattutto se a morire sono quasi esclusivamente anziani.

tutto vero, però un quadro chiaro di che cosa significa tutto questo non ce l’abbiamo, e del resto nessuno si preoccupa neppure di provare a darcelo.

intanto però la forte diffusione della malattia, sia pure in forme leggere, si nota anche dal vivo e in un piccolo comune come questo… e le vaccinazioni sembrano ininfluenti sul contagio.

io insisto a informarmi e ad informarmi, ma pare oramai una cosa fuori moda come portare la mascherina in luoghi affollati al chiuso.

ma non importa, in effetti chiodo scaccia chiodo: guerra cancella pandemia e riscaldamento globale con le conseguenti catastrofi climatiche cancella guerra.

. . .

però le notizie interessanti sul tema non mancano, a chi si ostina a cercarle; ecco la prima.

da una recente ricerca risulta che negli uomini con livelli plasmatici di testosterone più alti si hanno titoli di anticorpi anti-S più elevati. 

non so quanto sia attendibile, dovrebbe comportare una minore resistenza femminile, visto che le donne hanno livelli di testosterone più bassi, ma non risulta.

però è divertente l’idea che alla fine il covid possa selezionare maschi più pelosi, aggressivi e interessati al sesso.

sembra che ce ne sia bisogno, considerando il crollo della produzione degli spermatozoi che segnala una femminilizzazione drammatica del maschio umano, che anche per questa via sembra avviare la specie all’estinzione, a meno che non diventi di routine la fecondazione assistita per la generazione dei pochi selezionati, degni di sopravvivere in un prossimo futuro.

. . .

battutacce a parte, la seconda notizia interessante è che l’epidemia del covid ha avuto come risultato che in questi tre anni, per aspettativa di vita, i cinesi hanno sorpassato gli americani.

questo potrebbe essere considerato come un indizio abbastanza consistente dei reali effetti del covid, considerando che la Cina praticamente non ha subito la pandemia, per i provvedimenti che ha preso, e gli altri paesi sì.

a proposito: non è grottesco che il nostro sistema mediatico continui a considerare fallito il metodo cinese di lotta alla pandemia?

ed ecco i risultati: nel 2019 il cittadino statunitense medio viveva fino a quasi 79 anni; oggi arriva a poco più di 76; nello stesso periodo, i cinesi sono saliti sopra quota 77.

in Italia l’aspettativa di vita media (uomini e donne) è calata da 83,6 anni a 82,3 anni nel 2020; nel 2021 i dati sono ancora provvisori (siamo Italia!), ma indicherebbero una ripresa parziale a 82,9.

guardando ai dati per genere, per gli uomini si passa dagli 81,4 anni del 2019 agli 80 del 2020; per le donne si passa dagli 85,7 anni del 2019 agli 84,5 anni del 2020.

andamenti analoghi in altri paesi occidentali:

in Germania da 81,3 a 81,1, a 79,9;

in Francia da 83 a 82,3 a 82,5;

in Spagna da 84 a 82,3 a 82,5.

indubbiamente non abbiamo la certezza che questo andamento sia interamente dovuto alla pandemia di covid, ma questa rimane la maggiore indiziata.

. . .

concludo col solito sguardo settimanale all’andamento della pandemia in altri paesi occidentali, che questa settimana ci dà un quadro particolarmente incoerente ed eterogeneo.

USA: media giornaliera degli ultimi 7 giorni: 517, rispetto ai 392 della settimana scorsa: in decisa risalita e su numeri più alti dei nostri in proporzione.

Regno Unito: media giornaliera degli ultimi 7 giorni: 17, rispetto ai 61 di settimana scorsa;  qui l’epidemia si sta improvvisamente e rapidamente estinguendo, si direbbe.

Francia: media giornaliera degli ultimi 7 giorni: 25, da 40 di settimana scorsa; anche qui un calo deciso su valori della metà di quelli italiani, in un paese di popolazione simile.

Germania: media giornaliera degli ultimi 7 giorni: 91, da 77 della settimana scorsa, con un terzo di popolazione in più dell’Italia; in risalita e su valori proporzionalmente un po’ più alti dei nostri.

insomma, mi pare impossibile ricavare indicazioni anche vaghe su una tendenza internazionale comune, che non si vede.

2 commenti

    • guarda che l’espansione demografica cinese è bloccata da tempo, tanto che un paio di anni fa, se non sbaglio la data, il governo ha abbandonato la politica del figlio unico.

      i cinesi sono tanti, vero, ma stanno oramai per essere superati dall’India, nonostante le sterilizzazioni lì realizzate in forma criminale.
      “Centinaia di migliaia di donne e uomini indiani sono stati sterilizzati a loro insaputa o forzatamente grazie a un programma finanziato dalla Gran Bretagna.”
      nei decenni precedenti si sterilizzarono quasi 5 milioni di donne con incentivi economici…

      ovviamente programmi di questo tipo, realizzati anche in altri paesi (Perù). sono sempre rivolti alle fasce emarginate della popolazione.

      non so che pensare di un calo così improvviso della mortalità da covid in IUK; aspetto gli sviluppi per fare qualche ipotesi… magari gli addetti ai conteggi sono in vacanza… 🙂 oppure li hanno sospesi per assistere ai funerali della regina… 😉

      "Mi piace"

Lascia un commento