la caciarona sui migranti – 473

ci sono momenti nei quali il modo migliore di partecipare al dibattito cosiddetto politico è parlare d’altro o tacere del tutto.

purtroppo diventa servilismo perfino polemizzare contro quello di cui si discute, perché chi esercita il potere vuole che noi discutiamo proprio di quello.

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un povero imbecille monomaniaco, perché ha scoperto di poter campare lautamente della stupidaggine altrui, sta portando alla completa rovina un paese abbastanza allocco da seguirlo e ha creato dal nulla un problema che semplicemente non c’è, speculando sulla vita di persone fragili e disperate.

ma noi non dobbiamo neppure badarlo.

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.1. ma guarda te: l’Italia è in pieno crollo demografico e noi stiamo ad occuparci dei barconi, perché un governo. che non sta decidendo nulla al momento, deve far credere di esistere agli elettori del parco buoi che l’hanno votato.

2. ma guarda te: dal 1992 ad oggi l’Italia avrebbe perso 2 milioni e 200mila abitanti soltanto per l’eccesso dei morti sui nati iniziato quell’anno, e senza considerare le centinaia di migliaia di italiani che sono emigrati, ed è rimasta in piedi soltanto grazie all’immigrazione, massa lavoro iper-sfruttata e senza quasi garanzie, nuova forma ipocrita di schiavitù al servizio di una casta, che sono oramai gli italiani originari tutti.

3. ma guarda te: dall’anno scorso anche il saldo migratorio è diventato negativo e quasi 100mila immigrati se ne sono andati dall’Italia e fanno bene; fanno come le decine di migliaia di giovani italiani che scappano pure da questo paese che non gli offre un futuro.

il paese è avviato al suicidio demografico, quindi anche economico; il suicidio politico accompagna una voglia di annientamento e di morte che porta un popolo di vecchi rancorosi ad odiare ogni manifestazione della vita.

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.1. crollo demografico

le considerazioni fatte sopra non sono opinioni, ma fatti; i numeri della realtà sono questi.

questa è la piramide demografica italiana. come si vede, al momento ci sono da noi più settantenni che neonati e il numero dei neonati è pari a quello degli ottantenni; anzi, ci sono più donne di 85 anni che neonate.

impressionante, no?

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2. sono quasi trent’anni oramai che in Italia la popolazione originaria cala.

l’anno nel quale il saldo naturale tra nati e morti smette di essere positivo è il 1992, con un eccesso di 22.803 nati; tuttavia quell’anno la popolazione aumentò soltanto di 13.117 persone, perché evidentemente il numero degli emigrati fu superiore a quello degli immigrati di quasi 20mila unità.

però, nel 1993, a fronte di un calo naturale di 5.559 abitanti, la popolazione cresce di 178.189 persone.

questo significa che l’eccesso di immigrati rispetto agli emigrati è quasi di 185mila persone nel 1993.

poi solo nel 2004 e nel 2006 il saldo è tornato ad essere occasionalmente positivo,

nella seconda colonna gli abitanti, nella terza i nati, nella quinta i morti, nella settima il saldo demografico naturale.

199256.757.236567.84110,1545.0389,5+22.8031,31
199356.960.300549.4849,6555.0439,7-5.5591,26
199457.138.489533.0509,3557.5139,7-24.4631,22
199557.268.578525.6099,1555.2039,6-29.5941,19
199657.332.996528.1039,3557.7569,7-29.6531,22
199757.460.977534.4629,3564.6799,8-30.2171,23
199857.563.354531.5489,2576.91110,0-45.3631,21
199957.612.615537.2429,3571.3569,9-34.1141,23
200057.679.895543.0399,4560.2419,6-17.2021,26
200156.915.744535.2829,3548.2549,6-12.9631,25
200256.993.270538.1989,4557.3939,8-19.1951,27
200357.186.378544.0639,5586.46810,2-42.4051,29
200457.611.990562.5999,8546.6589,5+15.9411,31
200558.044.368554.0229,6567.3049,8-13.2821,33
200658.288.996560.0109,6557.8929,6+2.1181,37
200758.510.725563.9339,7570.8019,8-6.8681,40
200859.001.769576.6599,8585.1269,9-8.4671,45
200959.420.592568.8579,6591.66310,0-22.8061,45
201059.690.316561.9449,5587.4889,9-25.5441,46
201159.948.497546.5859,2593.40210,0-46.8171,44
201260.105.185534.1869,0612.88310,3-78.6971,42
201360.277.309514.3088,5600.74410,1-86.4361,39
201460.345.917502.5968,3598.3649,8-95.7681,37
201560.295.497485.7808,0647.57110,7-161.7911,35
201660.163.712473.4387,8615.26110,1-141.8231,34
201760.066.734458.1517,6649.06110,7-190.9101,32
201859.937.769439.7477,3633.13310,5-193.3861,29
201959.816.673420.0847,0634.41710,6-214.3331,27
202059.641.488404.8926,8746.14612,4-341.2541,24
202159.236.213399.4316,7709.03512,0-309.6041,25
202258.983.122

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2 bis. la spiegazione sta nell’andamento storico dei tassi di natalità e mortalità.

per inciso, i negazionisti del covid diano un’occhiata ai tassi di mortalità del 2020 e 2021, se sono capaci di reggere la vista; in forma attenuata, ritroviamo lo stesso andamento della prima guerra mondiale e della spagnola, e della seconda.

questo dovrebbe bastare a chiudere le discussioni sul nulla, ma evidentemente è molto più bello vedere quello che non si vuole vedere.

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ma, tornando alla prima tabella, la popolazione italiana cresce fino al 2014, quando raggiunge la punta più alta di 60.345.917, come può vedere chi ha pazienza; sono quasi 3 milioni e 340mila persone in più, in un periodo in cui il saldo naturale ha visto un eccesso di morti pari a -657.354.

in sostanza negli anni dal 1993 al 2014, l’Italia ha avuto un eccesso di immigrati rispetto agli emigrati molto vicina a 4 milioni di persone; e qualcuno pensa ancora di svuotare il mare col cucchiaino, pigliandosela con qualche nave di soccorso qua e là; verrebbe da ridere se il Mediterraneo non fosse diventato il cimitero di questa battaglia dei benestanti ottusi contro i disperati.

ecco il calcolo della popolazione eccedente il bilancio strettamente demografico tra morti e nati.

sono quasi 4 milioni e mezzo di persone in più.

la punta massima fu raggiunta nel 2008, con quasi mezzo milione di persone; poi, con la grande crisi, è venuto un declino quasi costante anche dell’immigrazione.

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3. ma negli anni dal 2015 al 2021 il problema demografico italiano si è molto aggravato: l’eccesso di morti rispetto ai nati è stato di -1.553.101, mentre la popolazione è diminuita di -1.312.375 abitanti.

quindi l’apporto dato dall’immigrazione è di 240mila persone in tutto, in sei anni: 20mila persone l’anno soltanto, a cui vanno aggiunti i rimpiazzi degli italiani espatriati.

quanti sono? una cifra molto alta: trovo al momento solo questi dati: ufficialmente iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero erano 3 106 251 nel 2006 e 4 973 942 nel 2017, ben più di un milione e 800mila in più; ma le cifre reali sono certamente molto più alte.

questo fa pensare che circa un milione di italiani è emigrato negli ultimi sei anni soltanto; ben più degli immigrati.

il vero problema migratorio italiano è dunque l’emigrazione massiccia dei giovani italiani, non l’immigrazione, oramai molto ridimensionata.

ma dal 2014 neppure l’immigrazione basta a compensare il calo demografico.

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infine l’ultimo dato: dall’anno scorso, 2021, anche il saldo migratorio è diventato negativo; quasi 100mila immigrati se ne sono andati altrove; fanno come i giovani italiani, e fanno bene, appunto, come già detto.

sono stati i migranti che hanno salvato il paese da un catastrofico declino negli ultimi trent’anni.

ma ora è il caso di cacciarli via, come del resto cacciamo anche la parte più dinamica dei nostri giovani.

anche i migranti sono giovani, e questo è un paese di vecchi lividi, rancorosi e viziati, appunto, che non vuole giovani fra i piedi, soprattutto se colorati.

6 commenti

  1. Il pianeta è zeppo di 8 mld di umani.
    1 mld in più dal 2011, il prossimo mld in più lo avremo presumibilmente in meno anni.
    È evidente senza più dubbi che la terra non ci regge visto che da luglio consumiamo più di quanto la terra è in grado di rinnovare.
    Il cambiamento climatico è già pesantemente all’opera ma le emissioni climalteranti in un anno sono cresciute del’11 %; nessuna vera volontà di inversione seria emerge dalle varie COP.

    In natura nessuna specie smette la volontà di crescita ma è la natura che le limita per la sopravvenuta mancanza di mezzi di sussistenza. A quel punto tra gli individui si apre la “guerra” per accaparrarsi il necessario alla sopravvivenza. È esattamente questo che sta accadendo all’homo sapiens sapiens.
    Il problema principe per la specie è quindi quello della decrescita demografica oltre che produttiva.

    Porsi il problema della crescita demografica da un punto di vista generale è completamente fuori tempo e luogo.
    La politica se avesse un barlume di visione dovrebbe solo programmare in vista dei disastri del prossimo futuro… campa cavallo…

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    • il bisogno di crescita e riproduzione massimizzata è biologico.
      vi è un solo tipo di politica che potrebbe inibirlo: una dittatura feroce.
      solo la Cina ci è riuscita per qualche decennio, ma ora ha abbandonato l’obiettivo, perché perfino una stasi demografica è insostenibile economicamente, se si vuole garantire il benessere.
      e nessuna dittatura riuscirebbe comunque a controllare le masse impoverendole.

      basta vedere che cosa è successo con le limitazioni molto parziali rese necessarie dal covid, per poter immaginare che cosa succederà in futuro.

      da questo punto di vista dovremmo dire allora che l’Italia rappresenta uno straordinario esempio virtuoso?
      invecchiamo, emigriamo, respingiamo i migranti e restiamo benestanti, anche calando di numero.
      ma è soltanto un’apparenza fondata sul debito: il debito cresce al posto della popolazione e garantisce la stabilità dei consumi rendendo sempre più lussuosa la vita dei sempre meno numerosi.

      ma basta guardare la piramide delle età per capire che nel giro di un paio di decenni il sistema pensionistico è destinato irrimediabilmente a saltare, e non c’è prospettiva al mondo di tenerlo in piedi; e con esso salterà ovviamente l’intero stato sociale.

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  2. Vedrai che tra poco aboliranno anche l’Istat… tra pochi anni l’Africa avrà 4 volte la popolazione europea; l’Istat prospetta che nel 2070 in Italia ci saranno 47 milioni di persone. E chi le paga le pensioni? Io non dovrei più esserci, per fortuna.

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    • ho appena scritto in un commento a Silvano:
      basta guardare la piramide delle età per capire che nel giro di un paio di decenni il sistema pensionistico è destinato irrimediabilmente a saltare, e non c’è prospettiva al mondo di tenerlo in piedi; e con esso salterà ovviamente l’intero stato sociale.

      per ora invecchiamo, emigriamo, respingiamo i migranti e restiamo benestanti, anche calando di numero.
      ma è soltanto un’apparenza fondata sul debito: il debito cresce al posto della popolazione e garantisce la stabilità dei consumi rendendo sempre più lussuosa la vita dei sempre meno numerosi.

      ma, aggiungo, chiunque ci ragiona un attimo, capisce che la catastrofe è inevitabile, si avvicina sempre più rapidamente, e sarà resa tragica dal concomitante riscaldamento globale,

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