dal blog che linko in fondo al post, prima, e poi, da qualche ben mimetizzato articolo anche su qualche quotidiano nazionale, ecco una bella notizia: molto rare di questi tempi, e dunque preziosa.
il Partito Progressista Democratico al potere nell’isola cinese separatista di Taiwan, dopo le ultime elezioni politiche, è così uscito pesantemente sconfitto alle elezioni amministrative intermedie appena svolte, che la sua leader e capo del governo Tsai Ing-wen, si è vista costretta a dare le dimissioni.
il positivo della cosa sta nel fatto che questo partito è nettamente filo-americano e apertamente indipendentista, come hanno dimostrato diversi recenti episodi, tra cui la provocatoria visita della presidente della Camera dei Rappresentanti americana, Pelosi – che analogamente si definisce Democratica, e mi fermo qui con le analogie.
il paradosso è che vincitore di queste elezioni è il Kuomintang, cioè il Partito Nazionalista Cinese: proprio l’antico protagonista sconfitto della guerra civile contro i comunisti di Mao; e il suo leader attuale è Chiang Wan-an, pronipote di Chiang Kai-shek, lo sfortunato protagonista di quella guerra persa.
ma il fatto che i nazionalisti cinesi siano oggi l’opposizione che aspira al dialogo con Pechino dimostra quanto strumentale e contrario ai veri interessi dell’isola fosse la politica asservita agli americani dell’attuale governo, ed è importante che una parte così importante dell’opinione pubblica di Taiwan abbia dimostrato di capirlo.
non hanno nessuna intenzione di correre il rischio di diventare domani gli ucraini del Mar Giallo.
resta solo da vedere se la tendenza verrà confermata alle prossime elezioni politiche del 2024.
intanto negli equilibri precari del mondo questo comincia a sfilare agli americani una fondamentale carta per le loro provocazioni anti-cinesi ed un possibile casus belli.
/ la nostra stampa ancora non ne ha preso molto atto, visto che continua l’azione denigratoria contro la Cina in ogni modo possibile, così come continua a chiudere gli occhi sulla rottura storica dell’egemonia americana e sulla transizione verso un mondo multi-polare.
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è infatti una notizia che allontana su uno scacchiere fondamentale il rischio di un conflitto globale. Difatti se ne parlerà poco nella stampa della nostra Bella Italia A(r)mate Sponde.
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ahah, a(r)mate sponde è un’invenzione geniale…
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