posso confermare che le grandi catastrofi del pianeta colpiscono al cuore molto di più quando prima sei stato nei luoghi colpiti e li vedi in seguito distrutti.
vale per me non soltanto per lo tsunami nello Sri Lanka, ma anche per il terremoto di oggi nella parte orientale della Turchia meridionale e nella Siria settentrionale.
sono fra l’altro prevalentemente le terre dei curdi, un popolo oppresso di cui condivido la lotta.
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nei miei due viaggi in quella regione (2003 e 2004) non sono mai stato nell’epicentro del sisma vero e proprio, ma sento che sono state gravemente colpite alcune località della Siria (Homs, Hama, Aleppo) e della Turchia meridionale (Adana, l’antica Antiochia).
questi luoghi ancora mi accompagnano nella memoria dopo il viaggio del 2003, fatto senza fotocamera, peraltro, CARTOLINA DA DAMASCO.
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terre martoriate ora dalla natura, come lo sono state e lo sono in parte ancora, dagli uomini, ancora più che dalla natura.
per quanto atroce e sanguinosa sia la disgrazia di oggi, quelle provocate dagli uomini da oltre un decennio sono state di gran lunga peggiori.
fatto che spegne ogni volta di commentare l’oggi, se non per dire che si spererebbe che questo servisse almeno a porre fine alla più grande tragedia delle guerre che hanno devastato quei paesi, rispettando il diritto di ogni popolo di determinare il proprio destino nelle forme che ritiene più adatte a sé.
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caccia ai curdi (in Germania). 29 ottobre 2007
[i curdi negati:] riconvocate il Congresso di Vienna! 1 marzo 2008
Free Syria – Siria Libera! – Brescia, 10 marzo 2012. 11 marzo 2012 – Youtube – Siria libera! 11 marzo 2012
la minaccia alla Siria di Erdogan, il lupo di Turchia. 27 giugno 2012
e a seguire i vari post che si possono leggere qui: https://bortocal.wordpress.com/?s=siria&submit=Cerca
Un pomeriggio di fuoco a Stuttgart 20 settembre 2015 – curdi in presa diretta 11 ottobre 2015
Turchia, Siria, Francia, e i moderni signori della guerra 12 ottobre 2015
poi anche questi: https://corpus15.wordpress.com/?s=Siria
e questi: https://corpus15.wordpress.com/?s=curdi
un’altra guerra: quella contro i curdi, ma sotto censura 20 aprile 2022
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è solo una sintesi essenziale, ho tralasciato i numerosissimi post che hanno commentato la guerra con l’ISIS, non ancora completamente conclusa, del resto.
tutto per questo soltanto per ricordare i massacri che per un decennio almeno si sono svolti in quella regione, e da ultimo in particolare contro il Rojava, l’Amministrazione autonoma della Siria del Nord-Est, costituitasi di fatto dal 2012 nelle terre liberate dall’ISIS ad opera dei curdi, e da allora attaccata sia dalla Turchia che dalla Siria.
hanno scandito il nostro immaginario dolorante, prima che venissero il covid e la guerra in Ucraina a distogliere il nostro sguardo da una ferita peraltro ancora aperta.
e immaginare che cosa sia stato questo per chi quel decennio e oltre di massacri l’ha vissuto e non soltanto ascoltato da lontano, ed ora viene colpito da un terremoto, che sarà probabilmente sfruttato a sua volta per sottomettere e massacrare meglio.
Temo anch’io che invece di aiutarli faranno a fara a cercare di opprimerli ancora di più.
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